Opel Astra: piena di luce

La berlina 5 porte tedesca è stata rinnovata nella linea, negli interni e nei motori (diesel e benzina fino a 200 cv). Vanta un optional per i gruppi ottici davvero rivoluzionario…
Opel Astra: piena di luce
Pasquale Di Santillo
6 min

Intellilux: un nome, una promessa mantenuta, per una stella come l’Opel Astra, era il minimo sindacale. Ma un conto è annunciare, decisamente più complicato realizzare. E, ragazzi, viaggiare di notte costantemente come se fosse giorno, regala una dimensione diversa a tutta la bontà dell’architettura della nuova berlina 5 porte Opel. Va bene, l’erede della mitica Kadett è una macchina completamente nuova, pronta a rinverdire i successi di produzione e vendite - 24 milioni dalla prima del 1936 - e a conservare il secondo posto tra le macchine più vendute in Europa (230.000 solo nel 2014), ideale testimonial del piano drive to 2020 che prevede circa trenta lanci mentre Opel continuerà ad inseguire l’obiettivo delll’8% di quota.


   
LUCE FU - Ma lo specchio della rivoluzione Astra è davvero prima di tutto, l’Intellilux. Nella notte slovacca di Bratislava, guidando lungo le sponde del placido e maestoso Danubio si ha davvero l’impressione di viaggiare nell’inverno scandinavo piene di luce. I gruppi ottici formati ognuno da 5 elementi, tutti full led si muovono come un’orchestra seguendo le indicazioni della telecamera anteriore - Opel Eye - che fornisce informazioni ad un sistema intelligente, capace di modulare i fasci di luce distribuiti dai moduli. Se c’è un cartello stradale lo illumina meglio, se ci sono una o più macchine che ci vengono incontro manda la luce ai lati. In realtà si marcia sempre con gli abbaglianti, ma una volta avviato il sistema il conducente non deve fare nulla, il sistema fa tutto da solo. Anche quando ci avviciniamo al posteriore di chi ci precede: le luci vanno in basso e non disturbano gli occhi di chi guarda negli specchietti. Dimenticavamo: quando c’è strada libera si fa davvero giorno a 180 gradi, angoli compresi. Costo dell’operazione? Intellilux è un optional e costa 1.300 euro su un range di prezzi che va da 17.600 a 25.500 euro  (in fase di lancio si possono risparmiare fino a 2500 euro, 1000 anche per gli optional: quindi al lancio costa 300 euro). E’ una tecnologia premium che Opel mette alla portata di tutti.
   
MIGLIORE - Forse ha ragione Karl Thomas Neumann, il tedesco Ceo di GM Europa quando dice che la nuova Astra «è la migliore auto che Opel abbia mai realizzato». Sarà vero, come sostiene qualcuno che dal punto di vista del design si poteva fare qualcosa di più, per renderla un tantino più originale visto che le origini delle linee vengono dallo splendido Concept Monza di Francoforte 2013. Ma questa Astra ha linee comunque importanti, le chiamano tese ai lati e in fondo ha davvero tanta sostanza e qualità.
Intanto l’hanno alleggerita di 200 kg, utilizzando acciai ultraleggeri e tagliando un po’ dovunque dall’elettronica ai sedili, fino al telaio che pesa il 50% in meno. E poi sono riusciti a giocare sulle misure, 5 cm in meno di lunghezza, 2,5 in meno in altezza aumentando però i volumi interni con 3,2 cm in più per il guidatore e 2,2 per i passeggeri. Tutto figlio della riprogettazione di scocca e pianale completata dall’assottigliamento dei montanti che ha migliorato di moltissimo la visibilità. Senza dimenticare un cx portato da 0,32 a 0.285, il migliore del segmento.
   
CHE MOTORI! - Ampia la gamma motori, con 6 possibilità di scelta. Tre a benzina tutte turbocompresse: dall’1.0 3 cilindri da 105 cv all’1.4 4 cilindri da 125 e 150 cv per chiudere con l’1.6 sempre 4 cilindri da 200 cv. E tre diesel di diversa potenza 95, 110 e 136 cv con base l’1.6 litri 4 cilindri sempre turbocompresso (ideati e realizzati alla GM Powertrain di Torino). E nella prova su strada a Bratislava ci siamo dilettati con la motorizzazione diesel da 136 cv, davvero agile e reattiva anche se con qualche vibrazione di troppo. Positiva anche l’impressione del benzina da 105 cv, capace di farsi rispettare in autostrada. La parola d’ordine sul tema motori è efficienza e a Torino , come a Detroit, sanno come si fa.

I sedili dell'allestimento Elective hanno ben 18 possibilità di regolazione e anche una modalità... massaggio

  
INTERNI E TECNOLOGIA - Quello che colpisce di più della nuova Opel Astra, Intellilux a parte, sono gli interni, di categoria superiore per il design della consolle e la qualità dei materiali esibiti. E’ vero, nella prova slovacca, disponevamo degli allestimenti migliori (l’Elective), ma i nuovi sedili sono decisamente confortevoli e prevedono anche una modalità massaggio niente male, oltre ad avere 18 possibilità di regolazione. Il display Intellilink da 8 pollici ora somiglia davvero ad uno smartphone di ultime generazione per qualità dell’immagine e funzionalità, Opel ha lavorato e tanto sulla pulizia della consolle eliminando quella marea di tasti che spesso confondevano le idee sulla generazione precedente di Astra. Lo sterzo è puntuale e preciso e regala belle sensazioni. Un po’ come l’altra chicca, l’OnStar che completa tutta l’ampia gamma di sistemi di assistenza alla guida (angolo cieco, cambio corsia, distanza di sicurezza con frenata di emergenza). Di fatto, il sistema di matrice americana che ha già 7 milioni di clienti e 5.000 dipendenti, consente di avere un servizio di assistenza - nella propria lingua - 24 ore su 24 per qualsiasi necessità. Dalla più grave - un incidente - alla più banale delle richieste.

Del resto tra stelle ci si capisce.


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