Ferrari SF90 Stradale: tutte le emozioni della prova

La supercar ibrida più potente di sempre non si può raccontare senza averla testata: i 1000 cavalli non hanno deluso le aspettative. Ecco il racconto
Ferrari SF90 Stradale: tutte le emozioni della prova
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Che sarebbe stata per pochi lo abbiamo sempre saputo, ma finora a provarla erano stati solo i collaudatori Ferrari ed i due piloti F1, Vettel e Leclerc. La Ferrari SF90 Stradale, la supercar ibrida del Cavallino più potente di sempre, è finalmente pronta per le prime consegne ai clienti scalpitanti. Tra i privilegiati che l'hanno testata, però, ci sono anche alcuni fortunati giornalisti: quali sono le emozioni che scatenano mille cavalli? Di seguit il racconto, passo per passo. 

La SF90 Stradale è l’ultima erede di una generazione di supercar del Cavallino che era iniziata con la GTO del 1984 e con la F40 degli anni successivi. Poi, dalla F50, uscita nel 1995 fino alla Enzo del 2002 e a LaFerrari del 2013 i progettisti di Maranello avevano abbandonato il motore 8 cilindri turbo dei primi modelli per passare al 12 cilindri a V di tradizione Ferrari. Si trattava comunque sempre di supercar in serie limitata, per clienti selezionatissimi, a un prezzo milionario. E potenze sempre crescenti, dai 478 cavalli della F40 fino ai 963 de LaFerrari.

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Un omaggio alla fondazione

Ora con la SF90 Stradale, che riprende il nome dalla omonima F1 del 2019 così chiamata in omaggio ai 90 anni dalla fondazione della Scuderia Ferrari (del 1929), la Ferrari ha compiuto tre eccezioni. Primo: è tornata al motore 8 cilindri turbo, come la F40 di trent’anni fa, ma stavolta arricchito dalla propulsione ibrida plug-in per guadagnare coppia e potenza extra. Secondo: la produzione della SF90 è diventata libera e non più in serie limitata; Terzo: con la SF90 Stradale Ferrari ha toccato la più alta potenza mai raggiunta da una propria auto. Mille cavalli tondi tondi. Più del doppio di quanti ne erogava la Ferrari F40! Di questi mille cavalli, ben 780 sono generati dal motore termico V8 4 litri e circa 220 sviluppati dai tre motori elettrici che compongono un powertrain ibrido di altissima tecnologia.

Abbiamo guidato la SF90 Stradale sia sul circuito interno della Ferrari di Fiorano, sia sulle colline circostanti Maranello. E abbiamo apprezzato i due volti di una supercar veramente mozzafiato. In pista l’auto è velocissima, stabile, precisa ed entusiasmante. Addirittura quasi più rapida sul giro con i controlli di trazione attivati perché permettono di scaricare al massimo al potenza senza derapate vistose perché quando le ruote motrici cominciano a far intraversare l’auto ci pensa il computer di bordo a controllarne la motricità.

Da 0 a 100 in appena 2 secondi e mezzo

Secondo i valori dichiarati, la SF90 accelera da 0 a 100 all’ora in appena due secondi e mezzo (!) e raggiunge i 200 km orari in 6,7 secondi. La velocità massima dichiarata è di 340 km/h. Chiaramente, a Fiorano quella velocità non si raggiunge di certo perché il rettifilo principale è piuttosto corto e quando si esce in seconda in violenta accelerazione dall’ultimo tornante e si scaricano i mille cavalli spinti in avanti dai 900 newtonmetri di coppia anche il rettifilo diventa più breve che mai! Ma è sulle numerose curve che si apprezzal’elevatissima stabilità di quest’auto che frena, cambia direzione e riaccelera in modo spaventoso.

Affrontando le tortuose strade di salita sulle colline vicino Maranello, la SF90 ci ha stupito ancora di più. Perché da una Ferrari in un certo senso ti aspetti comunque la cattiveria appena schiacci a fondo il pedale del gas in pista. Ma non immagineresti mai invece che sotto il cofano di questa supercar si nasconda anche un carattere docile e pacato. È una Ferrari dalla doppia personalità. Capace di accelerare con violenza in pista, ma anche  di marciare con delicatezza e senza strappi a bassa velocità. Anche in solo elettrico e nel silenzio più assoluto. Con la stessa facilità con cui guideresti una utilitaria.

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Il silenzio più assoluto

La SF90 Stradale è una vera ibrida plug-in ricaricabile a spina. Questo vuol dire che la batteria da 7,9 kWh e i tre motori elettrici, uno da 204 cv solidale con il V8 che sfrutta l’energia recuperata dalla frenata, e due da 115 cv che azionano le ruote anteriori, permettono anche di marciare in modalità soltanto elettrica. Nel silenzio più assoluto. Basta selezionare col manettino motore collocato sulla razza sinistra del volante la posizione “e-drive” e la SF90 Stradale si mette a viaggiare in elettrico con un lieve ronzìo. Silenziosamente, ma non lentamente! Già perché spinta dai soli motori elettrici (anteriori), la SF90 può raggiungere la bellezza di 135 km/h in puro elettrico, quindi oltre i limiti autostradali.

La batteria però si esaurisce in fretta e più di 25 km, in questo modo, non riesce a coprire. Per cui questa modalità è utile quando vorrete attraversare con discrezione un centro urbano senza farvi riconoscere dal rombo del motore, oppure uscire dal garage all’alba senza svegliare i vicini. Accelerando più a fondo, il V8 si risveglia e provvede a spingere in avanti la macchina.

Per via di questo schema ibrido plug-in, la SF90 quando marcia in solo elettrico è una vera e propria trazione anteriore (anche retromarcia e manovre funzionano in modalità solo elettrica) mentre quando si attivano tutti i motori diventa una trazione integrale. Sopra i 220 km orari invece si disattivano i motori elettrici anteriori e la SF90 torna una pura tuttodietro.

Esaltante anche guidarla fra i tornanti in salita: la SF90 ha una maneggevolezza e una facilità di inserimento incredibile, merito dei motori elettrici anteriori che oltre che muovere la macchina, sono in grado di intervenire sulle rotazioni delle ruote davanti differenziandole per generare un effetto torque vectoring che aiuta a far girare in curva l’auto quasi avesse un passo cortissimo. 

Ferrari SF90 Stradale, il powertrain in azione - VIDEO

"Mani sul volante ma occhi sulla strada"

L’altra grande novità è negli interni: il volante ha la maggiore parte dei comandi sulle razze del volante di tipo touch invece che pomelli fisici. Ferrari da tempo persegue la filosofia “hands on the wheel, eyes on the road”, cioé “mani sul volante ma occhi sulla strada”. L’obiettivo è stato raggiunto raggruppando sul volante tutti i tipici comandi che in altre auto sono dispersi fra levette sul piantone o pulsanti in plancia. In questo modo il guidatore può tenere sempre le mani strette sul volante e muovere soltanto i pollici per azionare i comandi necessari. Come i piloti di F1. I comandi al volante sono addirittura del tipo touch (eccetto frecce e tergi) come lo schermo di un iPhone. Peccato che, proprio come uno smartphone, il comandi touch sul volante non ricevano l’input se indossate i guanti! Perciò se volete usare la SF90 in pista in un trackday, mettete pure il casco ma dovrete fare a meno dei guanti ignifughi.

In compenso sul volante ci sono non uno ma due manettini: a destra quello classico a cinque posizioni che intervengono su assetto e trazione (Wet, Sport, Race, CT off e Esc off). A sinistra c’è invece un manettino a 4 posizioni touch per le modalità motoree-drive(marcia solo elettrica), Hybrid (marcia mista con il V8 a volte disattivato), Performance e Qualify, ovvero la posizione più sportiva nella quale si sfruttano tutti i mille cavalli dei motori combinati.

Se a questo punto vi siete innamorati della SF90 Stradale scoprendo che non è poi così proibitiva da guidare, sappiate che costa la bellezza di 430mila euro. Anche se non è a numero chiuso, ci vorranno circa due anni dopo la prenotazione perché arrivi nel vostro garage. Buona attesa...


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