Mini Countryman JCW, la crossover diventa cattiva

La seconda generazione di Countryman diventa John Cooper Works ed eredita il 4 cilindri da 231 cavalli
Mini Countryman John Cooper Works: foto
Francesco Colla
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ROMA – Più grande ma soprattutto più cattiva. La seconda generazione di Mini Countryman vanta dimensioni nettamente maggiori della serie precedente e per la prima volta diventa John Cooper Works, etichetta riservata alla versioni prestazionali della gamma. 

Presentata al Salone di Shangai eredita il 4 cilindri turbo da 231 cavalli e 350 Nm di coppia, il più potente della gamma Mini. Abbinato di serie alla trazione integrale All4, al cambio automatico 8 rapporti e a ruote da 18 pollici con impianto frenante Brembo. Le prestazioni sono degne della tradizione JCW: scatto 0-100 km/h in 6”5 e velocità massima di 234 km/h

Il modello si distingue anche per numerosi dettagli estetici, come le vistose prese d’aria anteriori e gli interni specifici con sedili sportivi e l’head-up display John Cooper Works. Il lancio sul mercato è previsto successivamente alla presentazione del 21 aprile a Shanghai.  


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