Pininfarina Battista sfoggia il nuovo frontale

Presentato al Parco del Valentino di Torino il nuovo look della hypercar elettrica: frontale rivisto nell'aerodinamica inferiore e fascia a raccordo dei gruppi ottici anteriori eliminata. Il tutto, in una veste Blu Iconica
Pininfarina Battista sfoggia il nuovo frontale
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Da Cambiano a Torino ci vuole mezz'ora o poco più. Il tragitto che va da casa Pininfarina al Parco del Valentino. Dove l'azienda ha ripresentato Battista, la sua hypercar elettrica. Cromatizzata, però di Blu Iconico: una sorpresa, rispetto alla presentazione avvenuta al Salone di Ginevra.

Il percorso di sviluppo aerodinamico prosegue e, nel corso dell’estate, verranno effettuate ulteriori simulazioni, test in galleria del vento e le prime sessioni in pista, con Nick Heidfeld al volante.

L’impianto dei 1.900 cavalli elettrici, con quattro motori e un pacco batterie da 120 kWh resta invariato, come le promesse di un’autonomia di 450 km e un’accelerazione inferiore ai 2 secondi nell’esercizio dello 0-100 orari.

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STILE E AERODINAMICA

Cambia nei dettagli del frontale. Il responsabile dello stile, Luca Borgogno, sottolinea l’uniformità visiva maggiore tra avantreno e retrotreno. A ben vedere, l’eliminazione della fascia di raccordo tra i fari anteriori, che caratterizzava il bordo del muso e affiancava i proiettori con piccole aperture, è un intervento assolutamente indovinato. Ne guadagna la pulizia estetica e la presenza nell’insieme.

Diversa è anche la fascia inferiore, con aperture maggiorate tra griglia centrale e aperture laterali. Pininfarina Battista verrà realizzata in 150 esemplari, 50 dei quali destinati al mercato europeo.

Presentare la Battista a Torino, vicino al suo luogo d’origine, Cambiano, è davvero emozionante. Dal suo debutto al Salone di Ginevra quest’anno, la Battista ha lasciato il mondo intero senza fiato per la bellezza e per la purezza del suo design. Sono lieto di presentarla insieme agli ultimi ritocchi che la rendono ancora più bella ed elegante: un vero capolavoro fedele ai principi progettuali di Pininfarina”, ha raccontato Luca Borgogno.


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