Zero emissioni, il sogno diventa obiettivo globale

Dopo Toyota e Nissan, al Salone di Francoforte tutti lanciano modelli ecologici
Zero emissioni, il sogno diventa obiettivo globale
Pasquale Di Santillo
4 min

C’è chi è arrivato prima, chi insegue a ruota e chi un po’ per obbligo, un po’ per scelta arriva solo ora a conquistare gli infiniti spazi della frontiera elettrica. Già, mutando l’ordine dei fattori, il risultato non cambia. Il Salone di Francoforte - suv a parte - potrebbe davvero essere ricordato non solo come quello della ripresa ma anche come quello della rinascita del sogno elettrico.
La parata di modelli ad emissioni zero - o quasi - è stata davvero stupefacente, per numero, qualità e varietà di modelli, ma soprattutto per la compattezza del fronte delle Case automobilistiche, davvero globale, oltre che trasversale.

TUTTO E’ NATO DAGLI ASIATICI - I giapponesi, in passato, sono stati i primi a scegliere la strada della mobilità del futuro e ora si ritrovano a mettere in campo la seconda generazione di prodotti. La Toyota, regina dell’ibrido con gli otto milioni di vetture ibride vendute nel mondo, a Francoforte ha portato, oltre alla Rav4 Hybrid, la nuova Prius, con un design molto rinnovato grazie all’architettura TNGA: baricentro più basso, maggiore dinamicità e attenzione ai dettagli estetici, oltre che a quelli di comfort interno e sicurezza. Verranno ulteriormente ridotte silenziosità e consumi. Da parte sua Nissan, altra pioniera ma sul versante elettrico, ha esibito la Leaf, la vettura elettrica più venduta al mondo, con le nuove batterie che portano l’autonomia reale della vettura a 250 km. 

RISPOSTA MERCEDES - Sempre su questo versante crescono le sinergie dell’alleanza Nissan-Renault Daimler che ora monterà sulle nuove Smart Forfour e fortwo una batteria sviluppata dalla stessa Renault. Da Stoccarda, entro il 2018 dovrebbe arrivare una macchina elettrica di segmento alto con un’autonomia di 400-500 km, magari sulla base del fantastico concept IAA esposto a Francoforte. E non si escludono partnership con le rivali premium tedesche per realizzare le celle al litio delle batterie Nel frattempo comunque nella gamma Mercedes ci sono già 20 modelli con propulsione elettrica e ibrida plug-in. Senza dimenticare il trionfale know how della Stella dimostrato sul palcoscenico della nuova F.1 ibrida.

E I CUGINI DI MONAO? - La BMW con i3 e i8 ancora validissime proposte, in attesa della ventilata i5 e grazie anche all’alleanza con Toyota, ha iniziato ad arricchire la gamma di modelli ibridi. A Francoforte sono state presentate la 330e plug-in hybrid e la BMW 225xe, ma a breve arriveranno anche le versioni ibride della X5 (40e) e serie 7 (74e), fino a completare la gamma con la serie 2 (125e).

Le Case tedesche si stanno organizzando per contrastare le asiatiche e l'americana Tesla

VOLKSWAGEN SUGLI SCUDI - Inutile nascondere, comunque, che nel settore delle elettriche il riferimento per tutti sia la Tesla che dopo la Model S a fine settembre sbarcherà con il Suv Model X e poi nel 2017 con la Model 3 (una compatta). E proprio sulla base di questo riferimento, il CEO del Gruppo Volkswagen, Martin WInterkorn ha annunciato la rivoluzione elettrica che imporrà a Wolfsburg 20 modelli entro il 2020, stupendo la platea con due gioielli di assoluto livello tecnologico. Da una parte la Porsche MissionE, un concept da 600 cv (0-100 km/h in 3“5 e tempi di ricarica di 15’ per l’80% della capacità) grazie all’alimentazione a 800 V. Dall’altra un concept gia? vicino alla sua realizzazione, l’Audi e-tron quattro elettrico, forse la futura Q6 con autonomia di 500 km che arriverà nel 2018. Il futuro stavolta sembra davvero essere già qui.


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