Seat Ateca, la Leon "vitaminizzata" arriva in primavera

Il marchio spagnolo del Gruppo Volkswagen ha presentato al Salone di Ginevra 2016 la prima sport utility della sua storia, che andrà a far concorrenza a Nissan Qashqai e Fiat 500X.
Seat Ateca, la Leon "vitaminizzata" arriva in primavera
Francesco Colla
4 min

GINEVRA - "Se sono orgoglioso della Ateca? Claro que si!" A parlare è Alejandro Mesonero-Romanos, il numero 1 del design Seat che tra i mille impegni del Salone di Ginevra è riuscito aritagliarsi uno spazio per parlare con noi della prima sport utility nella storia spagnola. Sarà ordinabile dalla prossima primavera, con prezzi ancora top secret ma certamente allineati a quelli dei principali concorrenti, Nissan Qashqai e Fiat 500X

SPECIALE SALONE DI GINEVRA 2016

FIGLIA DELLA LEON - Ma il listino prezzi non è l'unica freccia nella faretra di Ateca, frutto di un pluriennale lavoro in cui Romanos ha avuto un ruolo fondamentale. Nato a Madrid nel '68, si è laureato al Royal College of Art di Londra, parla fluentemente sei lingue e dopo un intermezzo alla Renault è tornato in Seat, dove dal 2011 è il leader di un team di ben 130 designer. Dal loro lavoro è nata la nuova Leon, primo pilastro della rinascita Seat. E per capire Ateca bisogna partire dalla berlina: "Leon è stato un grande successo - commenta il designer - perché la gente ha capito l’essenza del nostro design: Ateca ne eredita le linee fondamentali, portandole a uno step successivo, con un aspetto più robusto e funzionale da vera sport utility. Era un progetto in cantiere da molto tempo e ora finalmente l’abbiamo realizzato: i dettagli di cui vado più fiero sono la linea del cofano e le fiancate scolpite, che danno un’idea di forza. E’ una Leon “vitaminizzata”.

GUIDA SEMI-AUTONOMA - L'estetica esterna è completata da proiettori full-Led (a richiesta) con luci diurne a triangolo, luci di cortesia (sempre a Led) integrate negli specchietti, muscolosi passaruota squadrati e imponenti cerchi da 19 pollici. L'abitacolo è caratterizzato da una posizione di guida rialzata tipicamente SUV, luce ambiente "a cascata" e il sistema di infotainment Full Link con display fino a 8 pollici, possibilità di ricarica wireless dello smartphone, connettività con dispositivi Apple e Android e funzione di lettura della messaggistica. Sul fronte dell'assitenza alla guida la scelta è ampia, con alcuni dispositivi che anticipano la guida autonoma. Il primo è il traffic jam assist, che adeguandosi al flusso del traffico sterza accelera e frena automaticamente fino a 60 km/h grazie a un sistema di radar e telecamere. Telecamere che forniscono anche la funzione top view, consentendo di visualizzare durante le manovre il veicolo "dall'alto". A questi dispositivi se ne aggiungono molti altri, tra cui il blind spot detection, il parcheggio semiautomatico, il portellone del bagagliaio elettrico etc etc. 

ANCHE SPORTIVA - Sotto al cofano un'ampia gamma di motori Volkswagen diesel e benzina abbinabili a cambio manuale o automatico e trazione integrale. L'entry level benzina è l'1.0 TSI da 115 cavalli, mentre il più potente è l'1.4 TSI da 150 cv, in grado di raggiungere i 200 km/h. Due anche le proposte diesel, con l'1.6 TDI da 115 cv e il performante 2.0 TDI, che nella versione con cambio automatico e trazione integrale scatta da 0 a 100 in 7 secondi e raggiunge i 212 km/h. 

TRE PIU' TRE - Ora Seat ha i suoi tre pilastri, Ibiza, Leon e Ateca, ma ben presto ne arriveranno altrettanti. A confermarlo il senor Romanos: "Abbiamo tre nuovi modelli in arrivo in meno di due anni". Ci sarà anche un nuovo SUV? "Probabilmente sì".
 

 


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