<span style="line-height: 20.8px;">Pininfarina H2 Speed: idrogeno da corsa</span>

Estrema, potente e leggera. La H2 Speed nasce per essere usata in pista e sotto il cofano ci sono due motori elettrici alimentati da due pile a combustibile
Pininfarina H2 Speed: idrogeno da corsa
Riccardo Piergentili
2 min

ROMA - Si chiama H2 Speed, è la prima auto da pista a idrogeno ad alte prestazioni al mondo, ed è stata realizzata da Pininfarina, che ha utilizzato la tecnologia a idrogeno di GreenGT, società franco-svizzera che dal 2008 progetta, sviluppa e realizza sistemi di propulsione a pila a combustibile.

IL DESIGN E LA TECNICA - Le forme della H2 Speed nascono anche da esigenze tecniche, così i due grandi serbatoi laterali dell’idrogeno sono stati trasformati da un problema a un’opportunità ed hanno permesso di realizzare un design diverso, caratterizzato da volumi importanti (lunghezza 4700, altezza 1087, larghezza 2000, passo 2900). Le bombole idrogeno sono state carenate ma restano visibili nella parte posteriore della vettura, dove è raggiungibile il bocchettone per il rifornimento.

LA TECNICA - La H2 monta due motori sincroni elettrici con magneti permanenti, che complessivamente erogano 370 kW (503 cavalli) a 13.000 giri/’. Le prestazioni dichiarate sono degne di nota: 300 km/h, accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi e 11 secondi per percorre 400 metri con partenza da ferma. La produzione di energia è affidata a due pile a combustibile ed è previsto un sistema di recupero dell’energia prodotta durante le frenate. La trazione è posteriore. Il telaio e i freni sono in carbonio, le sospensioni a quadrilatero sono abbinate a un sistema push rod, i cerchi OZ Racing sono da 19” all’anteriore e 20” al posteriore. Il peso dichiarato è 1420 kg.


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