ROMA – La Mini va a Parigi e diventa Seven, ribadendo nella capitale francese le sue origini smaccatamente britanniche. Si tratta di un allestimento particolare, dedicato alle carrozzerie tre e cinque porte, che accentua sia le origini britanniche – la prima Mini in realtà si chiamava Austin Seven - sia il tipico divertimento di guida del marchio. Caratterizzata dalla vernice a contrasto “melting silver” per tetto e calotte degli specchietti, dalle strisce per il cofano, da vari elementi decorativi, nonché dai cerchi in lega da 17 pollici nel design Mini Seven two-tone, è disponibile con quattro motori, 1.5 e 2.0 Turbo, sia benzina che diesel per un arco di potenze che spazia tra i 116 e i 192 CV. All’interno, invece, spiccano i sedili sportivi nell’abbinamento stoffa/pelle diamond malt brown, creato appositamente per questo modello.
In opzione c’è il pacchetto Seven Chili che amplia la dotazione con i proiettori e i fendinebbia web, gli indicatori di direzione bianchi, il climatizzatore automatico, il computer di bordo, i Driving Modes, il pacchetto Excitement, il volante sportivo in pelle con tasti multifunzione, il sensore pioggia con controllo automatico delle luci anabbaglianti, la regolazione dell’altezza di seduta al lato del passeggero, il pacchetto porta-oggetti, i tappetini in velluto e il pacchetto illuminazione.