Volkswagen T-Roc, erede crossover di Golf: la prova

Il primo SUV compatto della Casa di Wolfsburg convince con un design moderno e sbarazzino: ha 80 possibili varianti di personalizzazione ed è pronto a sbaragliare il segmento
Volkswagen T-Roc, erede crossover di Golf: la prova

LISBONA. Attenzione, la nuova Golf, quella del Terzo Millennio, ha le forme accattivanti della tipologia di vetture del momento, “la più amata dagli italiani” e non solo dagli italiani: un SUV, diciamo un crossover, necessariamente compatto, il primo della famiglia Volkswagen. Nome in codice e sul mercato: T-Roc. T come la fortunata lettera dei cugini più grandi, Tiguan e Touareg. Roc come Rock, cioè roccia, perchè esattamente roccia dovrà essere questo modello (finalmente) sbarazzino di Wolfsburg. Per caratteristiche tecniche, dinamiche e anche di competitività, ormai decisamente esasperata nel segmento più affollato. Una strategia precisa quella dei tedeschi come aveva già spiegato a Francoforte Herbert Diess, presidente del CdA di Volkswagen: «La T-Roc stabilisce un nuovo riferimento nel segmento in forte crescita dei SUV. Con la sua funzionalità, dinamica di guida e tecnologia la T-Roc incarna tutte le migliori qualità VW; la nostra offensiva SUV acquisisce un’ulteriore dinamicità grazie a questa vettura». Una strategia, tanti numeri: sono state vendute 400.000 unità di Tiguan dal momento del lancio, l’anno scorso. E l’offensiva è globale con l’Atlas introdotto negli Stati Uniti, la Teramont in Cina, la Tiguan Allspace e il nuovo Touareg in arrivo a fine anno, in attesa nel 2018 della T-Cross. In tutto 19 nuovi SUV nei prossimi anni la cui quota sulle vendite totali di Volkswagen aumenterà di circa il 40%...

GOLF PIU’ ALTA. Per Fabio Di Giuseppe, responsabile marketing di VW Italia, la T-Roc “diventerà la Volkswagen di maggior successo in Italia”. E se questa è una dichiarazione di principio, la convinzione generale è che questo SUV compatto possa davvero essere il rivale sempre cercato e mai trovato della mitica Golf. Come dimostra il successo della edizione speciale al lancio, la Edition 190, che a settembre è andata letteralmente a ruba nei suoi 190 pezzi, in attesa della commercializzazione di gennaio (ma è già ordinabile) Un successo atteso per il semplice fatto che T-Roc deriva dalla Golf con 2 cm in meno di lunghezza, (4,23 metri) e appena 15 millimetri più alto da terra (16 cm). Insomma, T-Roc sembra una predestinata, una macchina con le stimmate della vincente per DNA e caratteristiche. A cominciare da un design davvero riuscito e particolarmente “furbetto”. Dal frontale importante, come a marcare il fatto di essere comunque SUV, anche se compatto; al tetto bicolor (non ha sovrapprezzo) che immancabilmente, spiove sul posteriore per catturare gli sguardi più estetici del cliente italiano. “T-Roc - spiega Andrea Alessi, direttore di Volkswagen Italia -. Punta a soddisfare una domanda che nel mercato italiano rappresenta il 15% del totale”. E per farlo, T-Roc amplia anche l’offerta cromatica che con 11 colori di carrozzeria e 4 del tetto porta a 24 varianti di combinazioni e 80 possibilità di personalizzazione.

ACCATTIVANTE. Negli interni, T-Roc replica la sua indole accattivante con una plancia centrale decisamente appariscente, sistemata in maniera orizzontale e colorata come la carrozzeria. Tutto molto pulito e senza eccessi, anche se qualche plastica poteva essere un po’ meno... plastica. A livello di spazio, ce n’è in abbondanza grazie al passo di 2,60 metri, Dietro tre passeggeri possono viaggiare comodi, mentre il bagagliaio è noteviole, 445 litri che diventano 1.290 se i sedili sono ripiegati

TECNOLOGICA. Non manca l’hi-tech a bordo. C’è l’Active Info Display di nuova generazione abbinato al sistema di infotainment che, di serie, prevede il display da 8” interamente rivestito in vetro mentre. Nella versione top di gamma si passa al Discover Media con modulo di navigazione e display sempre da 8”. A livello di connettività, resta sempre connessa alla rete tramite il Car-Net. Come sistemi di assistenza alla guida la T-Roc comprende di serie il sistema di controllo perimetrale Front Assist con funzione di frenata di emergenza City e riconoscimento dei pedoni; frenata anticollisione multipla e Lane Assist che aiuta a mantenere la corsia


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MOTORI. Al lancio, la VW T-Roc viene offerta con 5 motori e a 2 o 4 ruote motrici. Tre motori già in prevendita da ottobre, 2 benzina, l’1.0 TSI da 115 cv, il punto di riferimento di partenza del listino che parte da 22.850 euro e l’1.5 TSI ACT da 150 cv, con trazione anteriore, cambio manuale a 6 marce (da 25.250 euro). Poi c’è il diesel 2.0 TDI da 150 Cv, l’unico al momento a quattro ruote motrici (da 30.400 euro), ordinabile sia col cambio manuale che con il DSG a 7 rapporti. In un secondo tempo l’offerta sarà ampliata con l’introduzione del DSG e del 4Motion anche per il TSI da 150 Cv. Più avanti seguiranno altri due diesel tutti sovralimentati a iniezione diretta tra cui l’importante 1.6 da 115 cv che rappresenta oltre il 30% delle vendite di Tiguan. Fino al 2.0 TDI da 190 Cv a due ruote motrici, trasmissione che diverrà disponibile anche per il 150 Cv. Per ora, non è prevista l’opzione a metano che tanto successo sta riscuotento su Golf e up! (28% di mix) e appena arrivata sulla Polo. Ma vedrete, che non tarderà ad essere introdotta. Due gli allestimenti Style e Advance.

LA PROVA. La Volkswagen T-Roc verrà prodottà nello stabilimento di Setùbal, in Portogallo dove siamo andati a provarla sulle strade della costa atlantica che da Lisbona porta a Cascais. E nelle curve che portano a Cabo de Roca, il punto più occidentale del continente europeo, la VW T-Roc ha messo in mostra le sue qualità essenziali. Una dinamica di marcia stabile e progressiva sia nella versione a benzina che in quella diesel. Varia un po’ la rumorosità, ma parliamo veramente di poca roba. La seduta alta regala sicurezza alla guida e la visibilità è davvero ottimale, il cambio fluido, lo sterzo preciso il giusto. Le dimensioni consentono anche un’insospettabile agibilità nel traffico cittadino di Lisbona, quantomai caotico. Il che probabilmente offre la visione giusta di T-Roc, SUV compatto capace di garantire tranquillità e siciurezza nei lunghi viaggi e al tempo stesso di non incastrarsi nelle strade cittadine. La variante quattro ruote motrici consente anche qualche escursione off road, ma senza esagerare. Se, come dicono in Volkswagen, le rivali principali sul mercato saranno 500X e Jeep Renegade, c’è solo da aspettare per capire chi vincerà queston braccio di ferro con la nuova... Golf rialzata. Nel frattempo ci abituiamo volentieri al futuro, come recita il claim Volkswagen. Perchè, diciamolo, T-Roc sembra proprio una macchina azzeccata.


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LISBONA. Attenzione, la nuova Golf, quella del Terzo Millennio, ha le forme accattivanti della tipologia di vetture del momento, “la più amata dagli italiani” e non solo dagli italiani: un SUV, diciamo un crossover, necessariamente compatto, il primo della famiglia Volkswagen. Nome in codice e sul mercato: T-Roc. T come la fortunata lettera dei cugini più grandi, Tiguan e Touareg. Roc come Rock, cioè roccia, perchè esattamente roccia dovrà essere questo modello (finalmente) sbarazzino di Wolfsburg. Per caratteristiche tecniche, dinamiche e anche di competitività, ormai decisamente esasperata nel segmento più affollato. Una strategia precisa quella dei tedeschi come aveva già spiegato a Francoforte Herbert Diess, presidente del CdA di Volkswagen: «La T-Roc stabilisce un nuovo riferimento nel segmento in forte crescita dei SUV. Con la sua funzionalità, dinamica di guida e tecnologia la T-Roc incarna tutte le migliori qualità VW; la nostra offensiva SUV acquisisce un’ulteriore dinamicità grazie a questa vettura». Una strategia, tanti numeri: sono state vendute 400.000 unità di Tiguan dal momento del lancio, l’anno scorso. E l’offensiva è globale con l’Atlas introdotto negli Stati Uniti, la Teramont in Cina, la Tiguan Allspace e il nuovo Touareg in arrivo a fine anno, in attesa nel 2018 della T-Cross. In tutto 19 nuovi SUV nei prossimi anni la cui quota sulle vendite totali di Volkswagen aumenterà di circa il 40%...

GOLF PIU’ ALTA. Per Fabio Di Giuseppe, responsabile marketing di VW Italia, la T-Roc “diventerà la Volkswagen di maggior successo in Italia”. E se questa è una dichiarazione di principio, la convinzione generale è che questo SUV compatto possa davvero essere il rivale sempre cercato e mai trovato della mitica Golf. Come dimostra il successo della edizione speciale al lancio, la Edition 190, che a settembre è andata letteralmente a ruba nei suoi 190 pezzi, in attesa della commercializzazione di gennaio (ma è già ordinabile) Un successo atteso per il semplice fatto che T-Roc deriva dalla Golf con 2 cm in meno di lunghezza, (4,23 metri) e appena 15 millimetri più alto da terra (16 cm). Insomma, T-Roc sembra una predestinata, una macchina con le stimmate della vincente per DNA e caratteristiche. A cominciare da un design davvero riuscito e particolarmente “furbetto”. Dal frontale importante, come a marcare il fatto di essere comunque SUV, anche se compatto; al tetto bicolor (non ha sovrapprezzo) che immancabilmente, spiove sul posteriore per catturare gli sguardi più estetici del cliente italiano. “T-Roc - spiega Andrea Alessi, direttore di Volkswagen Italia -. Punta a soddisfare una domanda che nel mercato italiano rappresenta il 15% del totale”. E per farlo, T-Roc amplia anche l’offerta cromatica che con 11 colori di carrozzeria e 4 del tetto porta a 24 varianti di combinazioni e 80 possibilità di personalizzazione.

ACCATTIVANTE. Negli interni, T-Roc replica la sua indole accattivante con una plancia centrale decisamente appariscente, sistemata in maniera orizzontale e colorata come la carrozzeria. Tutto molto pulito e senza eccessi, anche se qualche plastica poteva essere un po’ meno... plastica. A livello di spazio, ce n’è in abbondanza grazie al passo di 2,60 metri, Dietro tre passeggeri possono viaggiare comodi, mentre il bagagliaio è noteviole, 445 litri che diventano 1.290 se i sedili sono ripiegati

TECNOLOGICA. Non manca l’hi-tech a bordo. C’è l’Active Info Display di nuova generazione abbinato al sistema di infotainment che, di serie, prevede il display da 8” interamente rivestito in vetro mentre. Nella versione top di gamma si passa al Discover Media con modulo di navigazione e display sempre da 8”. A livello di connettività, resta sempre connessa alla rete tramite il Car-Net. Come sistemi di assistenza alla guida la T-Roc comprende di serie il sistema di controllo perimetrale Front Assist con funzione di frenata di emergenza City e riconoscimento dei pedoni; frenata anticollisione multipla e Lane Assist che aiuta a mantenere la corsia


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