Come funziona il "Drogometro" che rileva le sostanze

Con il Drogometro non c'è scampo: se si guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti l'apparecchio lo scopre e l'attendibilità è altissima
Come funziona il "Drogometro" che rileva le sostanze
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(ANSA) Si chiama Drogometro ed è un dispositivo che permette di svelare in appena 8 minuti se si è alla guida sotto effetto di droghe. L'apparecchio, come l'Alcoltest, scova tramite la saliva se chi viene controllato si trova in quel momento sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Le forze dell'Ordine hanno iniziato la sperimentazione nazionale dal giugno 2015, con centinaia di controlli effettuati in varie province d'Italia. Entro l'inizio di luglio la Polizia diffonderà i dati completi di quest'operazione che sino ad oggi ha salvato parecchie vite.

GIOVANI - Numeri che promettono di essere da shock, soprattutto tra i giovani. Negli ultimi due anni quasi un automobilista su cinque tra quelli fermati dalla Stradale di Bergamo e sottoposti al test sulle sostanze stupefacenti è risultato positivo. Con il Drogometro non c'è scampo: se si guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti l'apparecchio lo scopre e l'attendibilità dei test effettuati con la saliva è paragonabile ai prelievi di sangue.

SOSTANZE - Le principali sostanze stupefacenti rivelate sono la cocaina, l'anfetamina e derivati, metadone, cannabinoidi, oppiacei ed eroina. Normalmente prima di essere sottoposto al Drogometro, l'automobilista deve effettuare una prova con l'etilometro, per verificare se il suo tasso di alcol nel sangue rientra negli 0,5 g/litro ammessi dal Codice della Strada. Nel camper della Polizia dove viene effettuato il test antidroga gli agenti spiegano all'automobilista cosa stanno facendo e gli fanno firmare il consenso informato.

ANALISI - Il primo test si svolge con un tampone salivare: va tenuto in bocca e inumidito sino a quando l'indicatore "spia" si colora di blu. Un analizzatore portatile in 8 minuti dà un primo risultato generico di positività/negatività. In caso di positività vengono effettuati altri due test tamponi, sempre di tipo salivare: questi vengono sigillati di fronte all'automobilista e sistemati in un frigo. Il giorno seguente vengono inviati per corriere per le analisi al Centro di Ricerche di Laboratorio e di Tossicologia Forense di Roma della Polizia.

PROCURA - I risultati delle analisi effettuate a Roma vengono comunicati entro 10 giorni (periodo in cui la patente dell'automobilista rimane alla Stradale) e valgono come elemento di prova: nel caso sia confermata la positività del soggetto la stessa Polizia invierà comunicazione di reato alla Procura della Repubblica per l'apertura del procedimento penale previsto dalla legge. (ANSA)


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