(ANSA) - ROMA, 23 NOV - La causa Neymar è stata avviata nel 2015
a Madrid dal fondo d'investimento brasiliano Dis, che deteneva
il 40% dei diritti del calciatore. Il Dis ritiene di essere
stato vittima di una truffa quando, nel 2011, il Barcellona
promise 40 milioni di euro alla famiglia Neymar, anticipandone
10, per garantirsi l'arrivo del giocatore nel 2014. L'accordo
segreto escluse sia il Santos, sia il fondo che, secondo
l'accusa, fu anche danneggiato da due contratti fraudolenti
sottoscritti da Barcellona e Santos per coprire sotto altre voci
il pagamento del giocatore, parte del quale doveva andare al
Dis.
Neymar, stando alle richieste della Procura, rischia 2 anni
di carcere e 10 milioni di multa. Alla sbarra ci sono anche il
padre-manager, la madre Nadine, il presidente del Santos Odilio
Rodrigues e l'ex n.1 del Barça Sandro Rosell; questi ultimi
rischiano più di Neymar: 3 anni il brasiliano e 5 il catalano.
L'archiviazione è stata invece chiesta per l'attuale patron
blaugrana Josep Maria Bartomeu, allora vice di Rosell.
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