(ANSA) - VERONA, 3 GIU - "Nibali a parte, non si è visto granché
in questo Giro per i colori italiani. I nostri corridori non
riescono a rimanere sulla cresta dell'onda, manca loro la
continuità. Magari emergono, però non riescono a gestire la
pressione. Ci affidiamo ad Aru, ma bisognerà vedere in che
condizioni rientra. Ciccone? Un conto è andare in fuga perché
non sei in classifica, un conto è dare battaglia da favorito".
Claudio Chiappucci, che ancora oggi chiamano il 'Diablo', boccia
il ciclismo italiano che pedala nelle corse a tappe. All'Ansa,
l'ex rivale di Indurain e Bugno osserva che la corsa rosa appena
conclusa "è stata molto veloce, ma scarsamente avvincente".
"Nibali ci ha provato, Carapaz è stato bravo e forte, ma in
troppi corrono di rimessa". "Se somiglio a Carapaz? Certo, anche
se io in Ecuador non ci sono mai stato. Anche l'anno scorso mi
avevano accostato a lui", conclude Chiappucci.
© RIPRODUZIONE RISERVATA