(ANSA) - LONDRA, 29 LUG - Trionfo per Coleen Rooney e
umiliazione per Rebekah Vardy nella cosiddetta "guerra delle
Wags", ossia la battaglia giudiziaria fra ex amiche combattuta a
Londra senza esclusione di colpi e in favor di telecamere che
nelle settimane scorse ha monopolizzato la curiosità
glamour-morbosa di tv e tabloid. Il processo, suggellato
dall'ultima udienza il 19 maggio, si è chiuso infatti con una
sentenza favorevole alla moglie di Wayne Rooney, goleador di
tutti i tempi dei Tre Leoni: ribattezzata "Wagatha Christie" per
aver organizzato una trappola allo scopo di scoprire la gola
profonda di una serie di pettegolezzi mediatici scatenatisi sul
suo conto; fino ad arrivare alla conclusione che a spifferare
gli affari di casa sua fosse stata appunto - con l'aiuto di una
press agent - l'ex amica Rebekah Miranda, moglie di Jamie Vardy,
attaccante del Leicester e già compagno di nazionale di Wayne.
Un sospetto, condiviso sui social, a cui Rebekh aveva risposto
con una denuncia per diffamazione che Karen Steyn, giudice
dell'alta corte di Londra, ha respinto per manifesta
infondatezza. Nella sentenza, la giudice ha additato Caroline
Watt, agente della Vardy, come "probabile" fonte del gossip sui
Rooney, fatto trapelare sul Sun con la verosimile benedizione di
Rebekah. Coleen, affiancata dal marito per tutta la durata della
partita giudiziaria, si è detta compiaciuta per il verdetto.
(ANSA).
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