![Gravina, 'la Reggina sapeva della scadenza del 20 giugno'
Gravina, 'la Reggina sapeva della scadenza del 20 giugno'](https://cdn.corrieredellosport.it/img/1238/619/2023/07/07/135136649-98de26bf-ae28-4ff9-b773-932d621c23a4.jpg)
(ANSA) - ROMA, 07 LUG - "Esiste una decisione da parte di un
tribunale dello Stato che ha concesso, su richiesta delle
società, la possibilità di pagare entro 30 giorni. Il soggetto
era a conoscenza di una scadenza chiara per adempiere al proprio
debito sportivo". Così il presidente della Federcalcio, Gabriele
Gravina, al termine del consiglio federale che ha respinto il
ricorso di Regina e Siena, e accolto invece quello del Lecco per
l'ammissione in serie B. "Il problema è che l'omologa (del piano
di ristrutturazione del club, ndr) non è definitiva. Siamo a
conoscenza che sono in atto due opposizioni, una da parte
dell'Inps e una da parte dell'Agenzia delle Entrate contro
quella decisione - continua Gravina - La situazione è
allarmante, fermo restando che la decisione non è definitiva ed
esiste la conoscenza chiara della data del 20 giugno entro la
quale bisognava provvedere a soddisfare debito sportivo. Già in
precedenza la Reggina per questo conflitto aveva subito 5 punti
di penalizzazione". Gravina aggiunge: "La discrepanza tra i
tempi del tribunale fallimentare e quello della Figc per i
pagamenti nella vicenda della Reggina? Ci sono due ordinamenti,
quello sportivo e quello statuale, con norme molto chiare. La
legge 91 dello Stato pone in capo alla Federazione tutti gli
oneri collegati ai controlli, questo è inderogabile. Il rapporto
tra i due ordinamenti va armonizzato ma non dipende da noi,
dipende dal legislatore". (ANSA).
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