- EREVAN, 28 SET - L'autoproclamata repubblica separatista
del Nagorno Karabakh ha annunciato giovedì che scioglierà tutte
le sue istituzioni a partire dall'1 gennaio 2024. Il decreto
emanato dal leader dell'enclave annuncia lo scioglimento "di
tutte le istituzioni e organizzazioni governative (...) il primo
gennaio 2024" e che di conseguenza "la Repubblica del Nagorno
Karabakh (Artsakh) cesserà di esistere".
Il decreto emesso dal leader dell'enclave Samvel
Chakhramanian annuncia lo scioglimento di "tutte le istituzioni
e organizzazioni governative il primo gennaio 2024", e afferma
che di conseguenza "la Repubblica del Nagorno Karabakh (Artsakh)
cessa di esistere". Nel decreto viene sottolineato che una volta
conosciute le condizioni per il ritorno della regione sotto il
controllo azero, gli abitanti e i rifugiati (la popolazione
armena) potranno "prendere individualmente la decisione di
rimanere o tornare nel Nagorno Karabakh".
Parte della popolazione armena del Nagorno-Karabakh, circa
65.000 persone (la metà dei circa 120.000 che viveva
nell'enclave) è fuggita nel giro di pochi giorni per paura di
essere presa di mira dalla repressione azera, nonostante le
promesse di Baku di rispettarne i diritti.
I separatisti armeni del Nagorno hanno subito una sconfitta
militare nel giro di ventiquattro ore la scorsa settimana, che
li ha costretti a capitolare di fronte alle forze
dell'Azerbaigian, il Paese da cui si sono separati quando l'Urss
è crollata oltre trent'anni fa. L'Armenia, che ha sostenuto
questo territorio per decenni, questa volta non è intervenuta
militarmente, aprendo la strada alla reintegrazione della
regione nell'Azerbaigian.
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