Soncin, contro la Spagna un'impresa in cui credevamo

'Non ha più senso parlare di uomini o donne, nostro sport è uno'

            
            Soncin, contro la Spagna un'impresa in cui credevamo
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(ANSA) - ROMA, 04 DIC - "Eravamo molto convinti di poter fare questa impresa. Avevo fiducia prima della partita per la disponibilità e la grande determinazione che stanno mettendo le ragazze. È un risultato storico, che può tracciare ancora di più la strada che dobbiamo percorrere da qui in avanti. Diventa fondamentale la partita di domani sera contro la Svizzera, si può guardare il futuro con grande fiducia". Così Andrea Soncin, commissario tecnico della Nazionale di calcio femminile, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sulla vittoria dell'Italia in Nations League contro la Spagna campione del mondo. Sulla partita di domani in nations League contro la Svizzera: "Dobbiamo riuscire a creare una costanza di prestazioni per arrivare al meglio all'Europeo - spiega il ct -. Il secondo posto in Nations League sarebbe un risultato altrettanto storico: la Nations League prepara il ranking per la qualificazione all'Europeo e quindi avere una posizione migliore può rendere più agevole il raggruppamento. Indipendentemente dalla qualificazione, il nostro è un percorso di crescita, la nazionale è sotto gli occhi di tutti ma può aiutare tutto il movimento a crescere, a svilupparsi e ad attirare ancora maggiore attenzione". Soncin tiene poi a sottolineare che non ha più senso secondo lui, parlare di calcio maschile e femminile, il calcio è uno solo. Lo ha fatto capire anche la Figc decidendo, in nome della parità di genere, di togliere le 4 stelle dei Mondiali vinti dagli uomini da tutti gli indumenti della Nazionale che non siano quelli da gioco. "Ma noi dal primo giorno stiamo parlando soltanto di calcio - sottolinea Soncin -. Non esiste calcio maschile o calcio femminile. Le ragazze sanno cosa vuol dire essere professioniste, le dinamiche in campo sono le stesse. Nel nostro paese c'è ancora poca conoscenza di quello che questo sport può dare, soprattutto di quello che queste ragazze stanno facendo per crescere". "Non sono io che devo fare bilanci, non è il momento - dice ancora -, sono solo concentrato sulla prossima partita. Nella costruzione di un gruppo ci vogliono tante caratteristiche. In quest'ottica anche le giocatrici più esperte stanno facendo la loro parte" (ANSA).

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