(ANSA) - ROMA, 12 FEB - "Noi vediamo due disallineamenti tra
le istituzioni e gli interessi dei club. Il primo è tra la Lega
nel suo insieme e la federazione. Noi della Lega Serie A che
finanziamo l'intero gioco del calcio italiano abbiamo il 12% del
potere all'interno della Federazione. Questa è un'anomalia,
frutto della legge Melandri, che ci crea un senso di
frustrazione perenne. La nostra voce all'interno della Figc è
flebile mentre dovrebbe essere forte, fortissima, visto che
paghiamo tutti i conti del calcio italiano". Così il presidente
del Milan Paolo Scaroni, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai
Radio 1, sullo scontro tra Lega Serie A e Figc, tra richieste di
maggiore autonomia e riforma del campionato a 18 squadre.
"Il secondo disallineamento è stato impropriamente definito tra
piccole e grandi squadre. In realtà noi club che giochiamo le
competizioni internazionali, che abbiamo tanti giocatori
chiamati dalle nazionali lamentiamo le troppe partite. I
calciatori giocano le coppe europee, le partite della nazionale,
la Coppa Italia e il campionato. Tutto questo porta a un carico
di partite che diventa insopportabile e che è causa di tanti
infortuni".
Poi Scaroni parla del campionato a 18 squadre: "Non so come
funzionerà alla fine, verrà dibattuto oggi, mi auguro si arrivi
a una soluzione. Lo abbiamo già avuto il campionato a 18
squadre, anzi lo ricordo anche a 16. Vogliamo evitare le troppe
partite. Giochiamo troppo, è un tema anche per la salvaguardia
dei nostri giocatori, che sono il nostro patrimonio. Non credo
che un disallineamento condizioni l'altro, sono due tematiche
diverse. La Lega deve contare di più all'interno della Figc, è
un tema che riguarda tutti e che deve essere corretto". (ANSA).
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