Svilar, "basta famminicidi, educhiamo i nostri figli"
Portiere Roma al Corriere Sport sulle morti di Sara e Ilaria
(ANSA) - ROMA, 08 APR - Anche il mondo del calcio fa sentire
la propria voce dopo i due ultimi femminicidi che hanno scosso
l'Italia. Non solo le iniziative di sensibilizzazione negli
stadi ma anche gli interventi dei singoli calciatori. In una
intervista al Corriere dello Sport interviene il portiere della
Roma, Mile Svilar: "Basta, non ne possiamo più di sentire queste
cose ogni giorno. Sono storie che toccano tutti perché
potrebbero succedere a chiunque", afferma il 25enne che tra
qualche mese diventerà padre di un maschietto. "Dobbiamo
ripartire dall'educazione dei nostri figli, dobbiamo crescere
degli uomini con i giusti valori e capaci di accettare un "no"
come risposta. Credo che sia giusto ricordarlo ogni giorno e
penso che ognuno di noi debba fare la sua parte", aggiunge.
Stesso pensiero di Giada Greggi, 25enne centrocampista della
nazionale e della Roma. Il club giallorosso anni fa lanciò la
campagna "Amami e basta" contro la violenza sulle donne. "Sara e
Ilaria avevano più o meno la mia età, con tutta la vita davanti,
quello che è successo mi ha davvero molto colpito - afferma
Greggi - Come società dovremmo accettare il fatto che i
femminicidi sono la conseguenza di comportamenti spesso
considerati accettabili come le scenate di gelosia e il
controllo ossessivo. Bisognere aiutare i ragazzi fin da giovani
ad accettare il rifiuto, fa parte della vita, e a crescere
lontano dalla cultura del possesso visto che spesso, per non
dire quasi sempre, la violenza arriva per mano di persone
conosciute". (ANSA).
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