Al-Hilal ambizioso, Inzaghi prima festa al mondiale club
Agli ottavi il City, il tecnico: 'Sfide che ci fanno crescere'
(ANSA) - ROMA, 27 GIU - I milioni, tanti, ma anche le
aspettative: fare dell'Al-Hilal una squadra di respiro
internazionale. Simone Inzaghi sta dando forma alla sua nuova
avventura: la squadra saudita su cui siede in panchina dopo il
divorzio dall'Inter intanto si è guadagnata il passaggio agli
ottavi del mondiale per club. Negli Usa è arrivata la prima
vittoria dell'era Inzaghi, con il 2-0 al Pachuca (messicani alla
terza confitta su tre nel torneo) grazie alle reti di Salem Al
Dawsari e Marcos Leonardo: al prossimo turno l'avversario sarà
però di quelli veri, tra i più temibili su piazza, il Manchester
City di Pep Guardiola, vecchia conoscenza per Inzaghi. Una sorta
di rivincita della finale di Champions giocata a Istanbul nel
2023 e persa dall'Inter con i Citizens.
"E' un piacere affrontare il City e Pep Guardiola - le parole
di Inzaghi dopo la vittoria sui messicani - con lui ho vissuto
una finale di Champions, è il migliore di tutti e per lui parla
la carriera che ha avuto, e nonostante tutto cerca sempre di
migliorare. Gioca un calcio fantastico, sono queste le partite
che ci fanno crescere". E l'Al-Hilal, a detta degli esperti di
calcio internazionale, guarda ora da un'altra prospettiva anche
grazie al lavoro di Inzaghi. Nonostante sia alla guida della
squadra solo da poche settimane, il tecnico italiano "ha già
dato all'Al Hilal una visione di gioco chiara, aggressivo sulle
fasce e un'ottima connessione tra Joao Cancelo e Malcom"
scrivono i media. E anche il cammino nel girone del mondiale per
club lo dimostra: il bunker saudita approda alla fase a
eliminazione diretta imbattuto, dopo aver tenuto testa al Real
Madrid e al Salisburgo con due pareggi, è arrivato anche il
primo successo. Il progetto del club è ambizioso: la dirigenza
ha promesso a Inzaghi una squadra da plasmare a sua immagine,
partendo da un gruppo già piuttosto solido con nomi come
Koulibaly, Mitrovic, Ruben Neves. E Inzaghi aspetta rinforzi
altrettanto altisonanti: primo nome di pregio quello di Theo
Hernandez che ha sciolto le riserve e nei prossimi giorni
potrebbe definire il suo passaggio al club saudita. Che comunque
va a caccia di altre pedine per fare una squadra di caratura
europea: nella lista dei desideri c'è Osimhen, che però sta
resistendo all'offerta da capogiro da 40 milioni a stagione. E
pure Messi. Una serie di gioielli per Inzaghi che ha una
mission: eccellere non solo nel campionato locale, ma far volare
l'Al Hilal in campo internazionale. Ora c'è il City e "dobbiamo
solo giocare da squadra. Come abbiamo fatto contro il Real
Madrid - dice Ruben Neves -. Ho giocato contro di loro un paio
di volte quando ero in Inghilterra, e non è stato facile. Ma
faremo del nostro meglio, ovviamente. Prepareremo la partita
come abbiamo fatto finora e vedremo cosa succederà". Se Inzaghi
dovesse fare un altro miracolo, battendo il Manchester, ai
quarti potrebbe ritrovare la sua ex Inter. (ANSA).
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