La Triestina calcio nelle mani delle criptovalute
House of Doge principale azionista
(ANSA) - TRIESTE, 13 SET - La US Triestina Calcio 1918 è di
proprietà delle criptovalute. Il principale azionista della
società, che milita in Serie C, è diventata la Dogecoin
Foundation attraverso la controllata Dogecoin Ventures, Inc. Se
si esclude un breve e non riuscito precedente per una squadra di
quarta serie inglese, è la prima esperienza del genere.
L'ingresso di Dogecoin arriva dopo la mesta uscita di scena
del gruppo di investimenti americano LBK Capital LLC guidato da
Ben Rosenzweig (dimissionario) che ha "bruciato" 25 milioni in
un anno e mezzo. Dopo penalizzazioni in campionato per mancati
stipendi e situazioni da prefallimento, entra la Dogecoin,
valuta digitale decentralizzata e open-source, lanciata nel
dicembre 2013 dagli ingegneri informatici Billy Markus e Jackson
Palmer.
In Italia, come riportano i giornali del Gruppo Nem, ci sono
esempi con la Juventus il cui 10,1 per cento è detenuto da
Tether e con l'Inter che nel 2021 firmò un contratto con
DigitalBits per 85 milioni di euro in 4 anni. Ma la società non
ha mai pagato neanche una rata.
House of Doge è considerato "il passo più ambizioso di
Dogecoin nel calcio europeo, posizionando House of Doge come
leader nella convergenza tra asset digitali e sport
tradizionale", come riporta una nota.
Per i prossimi giorni è previsto il nuovo CdA con la nomina
del nuovo presidente di Us Triestina Calcio 1918, intanto,
martedì dovranno essere versati i tributi di Inps e Irpef per i
mesi di maggio e giugno, per circa 1,5 milioni. (ANSA).
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