Presentato a Bologna il libro “Il Miracolo di Berlino”

Il volume, scritto dai due giornalisti del Corriere dello Sport Leandro De Sanctis e Pasquale Di Santillo, racconta il successo mondiale della Nazionale femminile del 2002.
Presentato a Bologna il libro “Il Miracolo di Berlino”© federvolley
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BOLOGNA - Si è tenuta questa mattina, presso l'Hotel Regency Savoia di Bologna, la presentazione del libro "Il Miracolo di Berlino" scritto da Leandro De Sanctis e Pasquale di Santillo, edito dalla casa editrice Calzetti e Mariucci. Il testo celebra e racconta il primo oro mondiale delle azzurre del volley, ottenuto nel 2002 a Berlino dal ct Marco Bonitta Bonitta e dalle sue ragazze. Il “Miracolo di Berlino” è disponibile sul sito https://www.calzetti-mariucci.it, su Amazon e presto sarà ordinabile anche nelle librerie e su tutti i principali store digitali.
Nel corso della presentazione sono intervenuti il presidente della Federazione Italiana Pallavolo Giuseppe Manfredi, l’editore Roberto Calzetti e l’autore Leandro De Sanctis. Il CT degli azzurri Ferdinando De Giorgi ha voluto portare il suo saluto, mentre Sergio Cameli e Carlo Lisi, rispettivamente medico e addetto stampa dell’Italia Campione del Mondo 2002, hanno portato la loro testimonianza.

Ad aprire l’evento è stato Giuseppe Manfredi«Venti anni fa eravamo sul tetto del mondo e a distanza di 20 anni siamo ancora qua, dopo la recente vittoria della Volleyball Nations League femminile. Personalmente non credo nelle casualità, ma in questo caso è accaduto qualcosa di magico. Nel 2002 rimanemmo stupiti dopo quella esaltante vittoria, nessuno ci credeva, poi con il passare del tempo il sogno si è realizzato. Vent’anni fa avevo una mia ex atleta, Anna Vania Mello, e per questo mi sento ancora più attaccato a quel titolo. Ringrazio Leandro e Pasquale per questa magnifica testimonianza: si tratta di un momento di arricchimento e cultura che riguarda la storia della Federazione Italiana Pallavolo. Ringrazio tra l’altro tutti gli eroici giornalisti, con i quali abbiamo vissuto momenti fantastici, io sono convinto che il lavoro di tutti sia stato fondamentale per far crescere il nostro movimento. Persino le polemiche scaturite hanno dato quella spinta in più per far collocare la nostra realtà nell’élite mondiale del volley. Un ringraziamento doveroso va a Calzetti & Mariucci, lavorano sempre al nostro fianco».

«Grazie a tutti per essere qui oggi. Il Miracolo di Berlino nasce sulla scia del Tesoro di Rio. – le parole dell’autore Leandro De Sanctis - Questa testimonianza è partita dalla voglia di non far dimenticare una pagina storica della pallavolo italiana. Il desiderio è stato quello di riavvolgere il nastro e regalare un dono per i tanti anni passati insieme. Dopo il libro sui trent’anni da Rio 1990 mi sembrava d’obbligo celebrare questa vittoria, il primo titolo mondiale vinto dalla nazionale femminile. Quella vittoria, oltre al lato sportivo, ebbe una grande importanza a livello sociale perché conquistato dalle donne. È un libro che non scade mai. Lo scheletro è lo stesso del Tesoro di Rio, abbiamo ripercorso e ricreato l’atmosfera di allora, riproponendo man mano che il torneo andava avanti tutte le particolarità, le paure e i dubbi delle giocatrici. Il libro è dedicato anche a Sara Anzanello: un giusto e doveroso omaggio per mantenere vivo il ricordo di una straordinaria donna e magnifica atleta. Il rapporto che ho avuto con la mamma, durante la scrittura del libro, è stato caratterizzato da momenti di grandi emozioni. Uno spazio è stato riservato per far rivivere i momenti dei giornalisti.  La pallavolo a quei tempi non era seguita solamente dai giornalisti professionisti, ma bensì da dei giornalisti tifosi.
La copertina del libro regala il senso d’unità di squadra, elemento fondamentale di quell’incredibile gruppo. Il Miracolo di Berlino nasce non per ambizioni di presenzialismo, ma per fare un regalo alla pallavolo italiana.
La stesura del testo è stata portata avanti per 9 mesi, all’interno sono presenti 44 interviste che spero abbraccino in maniera soddisfacente il lettore. Ringrazio tutto il gruppo di allora, le azzurre, lo staff e tutti gli addetti ai lavori. Le atlete sono state strepitose e disponibili, si sono aperte in maniera addirittura inaspettata. Un grazie speciale va al CT Bonitta, la prima persona che ho contattato quando ho deciso di portare avanti il progetto».

Breve, ma sentito l’intervento dell’editore Roberto Calzetti«Sono molto contento di essere qui oggi e per presentare questo libro. Grazie soprattutto a tutta la pallavolo italiana, che si attribuisce pochi meriti rispetto alla sua reale grandezza».

Il CT Ferdinando De Giorgi, impegnato domani nella semifinale della VNL, ha portato il suo solito tocco di allegria e ironia: «Con piacere ho interrotto la preparazione della semifinale di Volleyball Nations League contro la Francia, per essere qui presente (scherza n.d.r). Con Leandro e Pasquale, così come con tutti i giornalisti che hanno seguito la nazionale azzurra, c’è sempre stata molta stima e soprattutto grande rispetto dei ruoli. Abbiamo vissuto insieme tante storie, sono contento che ci siano testimonianze importanti di tutto quello che abbiamo fatto. Dopo il Tesoro di Rio, adesso abbiamo un altro racconto che terrà vivo il ricordo di quelle fantastiche e storiche vittorie. Ringrazio anche il dottor Calzetti per la vicinanza al mondo della pallavolo. Io mi auguro che questa testimonianza, condita da tanti aneddoti, possa essere d’ispirazione alle future generazioni».

In sala oltre a molti giornalisti, erano presenti anche il presidente CEV Aleksandar Boricic, il vice presidente senior Renato Arena, il vice presidente federale Luciano Cecchi, il consigliere federale Francesco Apostoli (presente nel 2002 a Berlino) e il segretario generale Stefano Bellotti.


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