PYEONGCHANG - Il disgelo continua: a tre giorni dal via ufficiale delle Olimpiadi invernali di PyeongChang le diplomazie delle due Coree sembrano voler portare fino in fondo quell'idea di mettere da parte, almeno per il periodo olimpico, le incomprensioni del passato e provare a gettare un ponte verso un futuro diverso.
LA VISITA DI KIM YONG-NAM - L'ultimo segnale di questo riavvicinamento è la notizia che, mentre il primo gruppo di sportivi è già arrivato da giorni in Corea del Sud, sarà il capo di stato nominale della Corea del Nord Kim Yong-nam a presenziare, a capo di una delegazione di alto livello, alla cerimonia inaugurale dei Giochi, fra tre giorni.
GLI SFORZI DEL NORD - «Riteniamo - ha spiegato in una conferenza stampa il portavoce dell'ufficio presidenziale della Corea del Sud Kim Eui-kyeom - che questa scelta rispecchi la determinazione della Corea del Nord di migliorare le relazioni tra Sud e Nord e rendere i Giochi Olimpici un successo e il fatto che il Nord abbia mostrato sinceri e seri sforzi per raggiungere un tale fine».
CHI E' KIM YONG-NAM - Il 90enne Kim Yong-nam, che ricopre dal 1998 la carica di presidente del Presidium dell'Assemblea Suprema del Popolo, rappresenta in un certo senso la faccia più diplomatica della politica della Nord Corea, al contrario del più noto Kim Jong Un. Che la sua visita sia un grosso passo in avanti nelle relazioni tra i due popoli è evidente: mai finora un funzionario di così alto rango in visita al Sud Kim Yong-nam, sarà tecnicamente il più alto funzionario di Pyongyang a viaggiare dall'altra parte della Zona demilitarizzata che ha diviso per decenni le due Coree. Insomma, le prove di disgela proseguono, anche se i passi da fare prima di poter dire di aver risolto l'annoso problema restano ancora tanti.