ROMA - Un olimpionico Usa di pattinaggio artistico su ghiaccio, Adam Rippon, si è rifiutato di incontrare il vicepresidente Mike Pence, capo della delegazione americana ai Giochi sudcoreani, dopo averlo criticato per le sue posizioni sui diritti gay. Lo scrive Usa Today. Dopo aver letto una intervista del 17 gennaio in cui Rippon aveva preso di mira Pence, lo staff del vicepresidente aveva chiesto alla commissione olimpica Usa di organizzare lo stesso giorno un colloquio tra l'atleta e Pence ma Rippon rifiutò.
PENCE - In un post sul suo account Twitter, il vicepresidente Mike Pence ha assicurato Adam Rippon, l'atleta che lo ha criticato per la sua posizione sui diritti gay, che la delegazione Usa ai Giochi sudcoreani è lì «per te» e lo ha ammonito a non farsi distrarre dalle «fake news». «Sono orgoglioso di te e di tutti i nostri grandi atleti e la mia unica speranza per te e per tutto il team Usa è portare a casa l'oro», ha cinquettato il vicepresidente.
.@Adaripp I want you to know we are FOR YOU. Don’t let fake news distract you. I am proud of you and ALL OF OUR GREAT athletes and my only hope for you and all of #TeamUSA is to bring home the gold. Go get ‘em!
— Vice President Mike Pence (@VP) 8 febbraio 2018