Niente bis per Windisch: trionfa Fourcade

La gara a inseguimento maschile, nel biathlon, non regala all'azzurro la seconda medaglia, dopo l'exploit della prova sprint. Il francese conferma i pronostici e vince il suo terzo oro olimpico
Niente bis per Windisch: trionfa Fourcade© Getty Images
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PYEONGCHANG - Chi sperava nel bis dell'exploit arrivato nella prima prova, la sprint sui 10 km, è rimasto deluso. Dominik Windisch non è riuscito a ripetersi nella gara a inseguimento sui 12.5 km di biathlon maschile, dovendosi accontentare di un piazzamento lontano dal podio a causa di troppi errori al poligono.
DOMINIO DI FOURCADE - A dominare la gara, dopo una prima prova sotto tono, è stato il francese Martin Fourcade, grande favorito sin dalla competizione di domenica e uno degli uomini più attesi di questi Giochi, che si è riscattato centrando qui a PyeongChang il suo terzo oro olimpico complessivo, nonché la quinta medaglia a cinque cerchi. Alle sue spalle, l'argento è stato vinto dallo svedese Sebastian Samuelsson che ha superato in volata il tedesco Benedikt Doll, bronzo.
GLI ITALIANI - Alla fine il migliore degli italiani non è stato Windisch, ma Lukas Hofer (a sua volta frenato da qualche errore di troppo al poligono), che ha ripetuto nell'inseguimento il decimo posto già conquistato nella prima prova. Solo 16esimo posto invece per Dominik Windisch, più indietro gli altri azzurri Thomas Bormolini e Giuseppe Montello.
WINDISCH - A fine gara Windisch racconta le sue difficoltà: «Oggi per me è stata dura - racconta - ho iniziato con due errori, poi sono entrato bene in gara ma all'ultimo tiro c'era un po' di vento, ho rischiato ma è andata male». Windisch però si mostra ottimista quando gli si chiede della squadra azzurra: «Siamo sulla buona strada - dice con convinzione - tutta la squadra è in una buonissima forma e quindi guardiamo avanti alle prossime gare con fiducia».
HOFER - Nell'analizzare la sua prova, invece, Lukas Hofer si sofferma sull'influenza di freddo e vento: «Non mi sentivo male sugli sci - racconta - però al poligono ci ho messo tanto perché c'era vento. Avevo freddo alla mano sinistra, ma quella più importante e' la destra e quindi sono riuscito a sparare abbastanza bene. Sto sempre meglio, ora riposerò un po' e poi inizierò a pensare alle prossime gare».


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