L’accusa da Pechino: “Alle Olimpiadi pasti non commestibili”

La biatleta russa Valeria Vasnetsova ha pubblicato la foto del menù che le è stato servito nella bolla per più giorni: “Mi fa male lo stomaco, piango e sono stanca”
L’accusa da Pechino: “Alle Olimpiadi pasti non commestibili”
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Per tutti gli atleti olimpici, l’alimentazione dovrebbe essere alla base. Ma l’accusa che ha lanciato da Pechino la biatleta russa Valeria Vasnetsova sembrerebbe stravolgere la realtà delle cose. "Mi fa male lo stomaco, sono molto pallida e ho enormi cerchi neri intorno agli occhi. Voglio che tutto questo finisca. Piango ogni giorno, sono stanca” ha scritto in una storia Instagram pubblicando la foto (tutt’altro che invitante) delle pietanze. Un po’ di pasta in bianco, un po’ di carne, alcune patate e un sugo. Un menù scarno, che le è stato servito per cinque giorni di fila a inizio mese nella bolla olimpica. L’Associated Press ha riferito che dopo tutte le lamentele la situazione è nettamente migliorata: l’atleta russa ha ricevuto pasti ben più corposi già dal fine settimana, salmone e cetrioli compresi.

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