CORTINA (BL) - Mancano poco meno di tre anni al via delle Olimpiadi Invernali del 2026 e per Cortina l’evento rappresenta una fantastica occasione per rinverdire il suo glamour: un mix di fascino, leggenda, mito, storia e tradizione. La perla delle Dolomiti, si prepara ad ospitare, insieme a Milano (e la Lombardia), il prestigioso appuntamento a settanta anni di distanza dai quei Giochi Olimpici del 1956, i primi trasmessi in diretta televisiva, che le regalarono fama e mondanità. Vita snob, lussuosi negozi, locali alla moda, eventi culturali, Cortina continua a rapire la fantasia dei turisti di tutto il mondo in ogni stagione. Le Olimpiadi del 2026 rappresentano un ulteriore trampolino di lancio dopo un paio di anni tormentati dall’incubo pandemia.
“Il Veneto avrà una visibilità internazionale ma anche un’onda mediatica che si tradurrà in investimenti, impianti sportivi, rigenerazione urbana. Una grandissima opportunità per lo sport e per il rinnovamento delle infrastrutture. Parliamo di oltre un miliardo di investimenti nell’intera provincia di Belluno per realizzare opere che forse senza le Olimpiadi non avrebbero mai visto la luce” ha ribadito il governatore del Veneto Luca Zaia il quale vuole con decisione che l’appuntamento olimpico segni la storia sportiva non solo del Veneto, ma anche della montagna bellunese, dell’agordino e di Cortina”.
Cortina ospiterà le gare di bob, slittino, curling e skeleton. Ma il piatto forte sarà lo sci alpino riservato alle donne. Sofia Goggia, Federica Brignone, Marta Bassino, Elena Curtoni, le nostre magnifiche ragazze sono pronte a farci sognare su un tracciato che le ha viste spesso protagoniste. Sarà infatti la pista Stratofana, meglio conosciuta come Olimpia delle Tofane, ad ospitare le gare olimpiche. La pista che era stata opportunamente ammodernata in occasione dell’appuntamento iridato del 2021 è praticamente già pronta, subirà soltanto qualche piccolo maquillage di rito. L’Olimpia sarà il teatro di tutte le gare femminili veloci libera, supergigante e gigante. La parte finale dovrebbe ospitare anche lo speciale. Per scaldare i muscoli invece le atlete del circo bianco si alleneranno sulla splendida pista Lino Lacedelli, dedicata al mitico alpinista ampezzano, nella straordinaria cornice delle Cinque Torri, particolarmente gradita alla campionessa Mikaela Shiffrin che quando il calendario di Coppa del Mondo lo consente, ama allenarsi sui tracciati di questo autentico salotto dello sci alpino.
A farci scoprire i due tracciati olimpici è Silvano Rudatis, il geniale ideatore del Giro della Grande Guerra lo spettacolare tour che si snoda intorno al Col di Lana e capace di richiamare migliaia di sciatori da ogni parte del mondo. L’Olimpia rimane senza dubbio una delle nostre piste più spettacolari. Ospita ogni anno le gare di Coppa del Mondo femminile e nel 2021 è stata la pista dei Mondiali. Si snoda in un contesto paesaggistico mozzafiato: il suo pendio (28,2% medio, 56,1% massimo), la sua lunghezza (2402 m.), i suoi cambi di pendenza, la sua manutenzione ne fanno un tracciato particolarmente caro alle più forti sciatrici del circo bianco. Il "Salto Duca d'Aosta" e il passaggio cieco dei "Delta"; il complicato “Gran Curvone” e il successivo cambio di pendenza dello "Scarpadon" i passaggi dove solitamente si decide la gara. La Lacedelli, concepita proprio per gli allenamenti agonistici, è l’unica del genere oggi in Italia. Completamente attrezzata in tutta sicurezza si snoda per 1500 metri (282 m. il dislivello) accanto alla pista delle 5 Torri. Già saggiata in occasione di Cortina 2021 rimarrà disponibile per l’attività agonistica giovanile per i team che ne faranno richiesta. La partenza posta a 2160 m., arrivo a quota 1870 (57% la pendenza massima, 23% la minima). La pista è completa di tutti i più moderni servizi, dalle reti di sicurezza di tipo A al sistema di innevamento artificiale e al sistema di cronometraggio. Se le piste sono praticamente già pronte procedono spediti i lavori per facilitare i collegamenti con la Regina delle Dolomiti. Già funzionante dal dicembre 2021 la modernissima cabinovia Cortina – Skyline (lunga 4,6 km e costata circa 20 milioni) che collega le Tofane in località Son dei Prade a Bai de Dones alle Cinque Torri e rivelatasi un’autentica porta d’ingresso per le migliaia di sciatori provenienti dalla Val Badia. Ma sono in cantiere altre moderne innovazioni. L’obiettivo è quello di creare un unico grosso domaine – skiable tutto veneto da percorrere sci ai piedi. Ecco allora che per Cortina potrebbe aprirsi una nuova porta di accesso dal comprensorio dello Ski Civetta.
“Sarebbe vantaggioso per tutte le società interessate – dice Marco Zardini Presidente del Consorzio Impianti a fune di Cortina, San Vito, Auronzo e Misurina - il progetto è a buon punto e sono convinto che si farà per il 2026”. E allora diamo un'occhiata in esclusiva a tale progetto. Dall’area delle Cinque Torri, il Nuvolau, si scenderebbe verso Caprile, sul pianoro di L’Aiva, per poi risalire, con l’ultimo troncone verso il monte Fertazza. Di contro da questa cima verrebbe tracciata una pista a nord, lungo il bosco, fino alla partenza dell’impianto. Altro impianto in fase progettuale è la funivia che dal centro di Cortina raggiungerà l’area sciabile di Socrepes e di Pocol. I nuovi impianti al di là di consentire di muoversi per centinaia di chilometri sci ai piedi, garantiscono il dimezzamento del traffico problema non trascurabile a Cortina: “Come impiantisti, la sostenibilità è un aspetto che abbiamo particolarmente a cuore – ha concluso Marco Zardini - Con la creazione di Cortina thinkS Green progetti e iniziative sono stati concepiti per la tutela e la sostenibilità del territorio”. Ovviamente i lavori da completare per il 2026 sono ancora molti come la pista da bob ed il villaggio olimpico ma soprattutto il riassetto logistico dei collegamenti stradali. Il tempo stringe, ma sicuramente la Perla delle Dolomiti saprà farsi trovare pronta all’appuntamento olimpico. Del resto il conto alla rovescia è già iniziato!