© APKINGSTON (Giamaica) - Usain Bolt tiene la Giamaica, e non solo, con il fiato sospeso: parteciperà alle Olimpiadi di Rio? E, se sì, in quali condizioni fisiche? Se lo chiedono tifosi e addetti ai lavori dopo la rinuncia da parte dello sprinter, ieri a Kingston, a gareggiare nella finale dei 100 metri dei Campionati nazionali a causa di un problema muscolare ad una coscia. Finale poi vinta in 9"95 da Yohan Blake che, dopo essere stato in un primo momento squalificato per falsa partenza, ha così conquistato il pass per i Giochi. Bolt, al contrario, lo ha mancato ma il regolamento giamaicano, nonostante il forfait di ieri, gli offre ancora una chance, appesa alla condizione in cui il campione si presenterà fra tre settimane al meeting di Londra. Per ogni sviluppo, dunque, bisognerà attendere almeno quella data. Il giamaicano sarebbe alle prese con una lesione di I grado all'adduttore di una coscia, ovvero del livello meno grave, la cui presenza avrebbe iniziato a segnalarsi giovedì nella gara dei quarti di finale, pur senza impedirgli di qualificarsi e vincere quel turno (in 10"15) e il successivo (10"04). Ma, permanendo il disagio, Bolt si è poi convinto a chiedere l'esenzione per la finale e il resto dei Campionati. "Inizierò subito le cure - ha precisato l'olimpionico che pure, nell'andatura, non aveva fatto sospettare alcun problema - A Londra il 22 voglio dimostrare di essere di nuovo in forma e guadagnare così la partecipazione alle Olimpiadi". Un risultato che il rivale Blake dà per scontato: "Non ho dubbi - assicura - Usain sta bene e quella di ieri è stata solo una misura precauzionale". In gara a Rio, Bolt inseguirebbe la sua terza medaglia d'oro consecutiva nei 100, impresa mai riuscita a nessuno.
Starting the recovery process right away. pic.twitter.com/J0HuvxOfiJ
— Usain St. Leo Bolt (@usainbolt) 2 luglio 2016