Schwazer: "Vorrei chiudere la mia carriera come voglio io, non come vogliono altri"

Le parole a Radio 105: "Olimpiadi Tokyo? L'unica cosa che io possa fare è tenermi in una forma discreta, niente di più"
Schwazer: "Vorrei chiudere la mia carriera come voglio io, non come vogliono altri"© ANSA
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“Da quando sono rimasto a casa dalle Olimpiadi di Rio, mi sono posto l'obiettivo di fare chiarezza su questa mia positività e a un certo punto, visto che le cose si stavano mettendo in una certa maniera, ho pian piano cominciato a tenermi in forma perché io vorrei chiudere la mia carriera come voglio io, non magari come lo volevano altri. Per fare questo chiaramente uno si deve tenere un minimo in forma perché se io adesso per 4 anni non mi alleno più, nel mio sport è impossibile tornare a un discreto livello. Per tenere accesa questa speranza di tornare alle gare, io mi sono posta questo piccolo obiettivo, di tenermi in forma”. Sono le parole, in attesa della sentenza che potrebbe riaprire i giochi, di Alex Schwazer che è stato in onda su Radio 105 all’interno di “105 Mi Casa”, il programma di Max Brigante. Sempre sulla sentenza: “Il 20 dicembre sono scaduti i tempi di opposizione per quanto riguarda la richiesta di archiviazione della procura di Bolzano e quindi dal 20 dicembre io aspetto la parola finale del giudice”.

"Olimpiadi di Tokyo? Ci spero"

A proposito del suo stato di forma attuale, Schwazer ha aggiunto: “Io sono stato molto continuo negli ultimi mesi e quindi fisicamente sto abbastanza bene, sono in una forma discreta, anche perché a gennaio siamo ancora abbastanza distanti per arrivare all'estate, ci sarebbe ancora del tempo per migliorare”. Alla domanda se le olimpiadi di Tokyo sono ancora un sogno realizzabile: “Difficile rispondere. L'unica cosa che io possa fare è tenermi in una forma discreta, niente di più. Poi sono altre persone che dovranno decidere. Io non so come andrà a finire questa cosa della squalifica sportiva, io ci spero, però sicuramente ci sono anche probabilità che la squalifica resti quella che è attualmente”. Infine sui vari accadimenti giudiziari: “La mia idea è più o meno la stessa da oltre 4 anni perché noi abbiamo fatto una denuncia contro ignoti perché non è possibile che queste urine che sono partite da casa mia e sono partite negative - perché se uno non si dopa non possono essere positive - poi a un certo punto risultano positive; sicuramente qualcosa è successo. Io ho sempre detto che probabilmente devo pagare per qualcosa. Un nemico unico per entrambi i casi? No, quello no. Secondo me ci sono vari interessi che hanno portato a questa situazione, interessi che non vanno solo contro di me, ma anche contro il mio allenatore”.


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