Covid, Malagò: "Vaccini atleti? Il governo deve valutare"

Il numero uno del Coni ha affermato che "non possono essere loro a perorare la causa degli sportivi. Il comitato non vuole causare speculazioni"
Covid, Malagò: "Vaccini atleti? Il governo deve valutare"© ANSA
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ROMA - Oggi si è tenuta la Giunta del Coni. Ai margini di questa il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, ha risposto ad alcune domande per quanto riguarda i vaccini degli atleti: "Sta all'autorità governativa fare delle valutazioni, al momento giusto sottoporremo questa situazione anche in vista degli impegni internazionali. Non potrà essere il Coni a perorare la causa degli atleti, non sono così sprovveduto da non rendermi conto che questo causerebbe una speculazione che gli atleti non meritano". Sono queste le parole di Malagò, che ha poi continuato: "Ci sono tanti atleti e atlete che si informato e in modo rispettosissimo si domandano cosa succederà", ha aggiunto Malagò, ribadendo che "sta all'autorità governativa fare valutazioni".

Sanzioni del Cio

Il presidente del Conti ha spiegato i suoi pensieri per quanto riguarda la situazione con il Cio, che minaccia sanzioni in caso non venisse raggiunta l'autonomia dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano: "Sono esattamente due anni che la questione va avanti e mi stupirei se il Cio non prendesse provvedimenti. Non so se c'è malafede o ignoranza ma, come ha detto Franco Carraro, c'è stata una profonda sottovalutazione di tutta la questione. Da parte mia sto facendo tutto quello che si può fare, con la coscienza sono a posto. Nel mese di novembre del 2019 c'è stato un incontro di tre ore a Milano tra il Cio e il governo italiano. Alla fine di quel confronto il Cio ha inviato una richiesta di garanzie al Governo italiano per uscire dalle dinamiche del contratto di servizio. Stiamo parlando del 20 novembre: è un miracolo non fare polemica, ma ti cascano le braccia". Malagò ha poi continuato: "Basta che esca qualcosa che dimostri l'impegno del governo con una norma. Con un decreto si mette una pezza a questa situazione drammatica, poi ci sarà tempo per mettere i puntini sulle 'i'. Oggi l'auspicio è che si possa fare qualcosa che metta una pezza alla palese violazione della Carta Olimpica e poi in momenti successivi trattare i dettagli. Non vorrei che fosse così, ma sono realista e penso che non potrà che essere così, visto e considerato che siamo arrivati lunghi, ed è dire poco. Non mi sembra che ci sia una strada diversa". Infine, il numero uno del Coni ha concluso: "È un tema caldo, rovente, bollente. Ogni giorno che passa è un giorno che se ne va in vista dell'Esecutivo del Cio in programma il 27 gennaio. Vi vorrei ricordare che questa data è importante, per non dire sacra, perché non ci saranno a breve altre riunioni dell'Esecutivo visto che a inizio marzo ci saranno le elezioni. Ci rendiamo conto che oggi il Paese ha un'altra priorità, ma ci auguriamo che nei prossimi giorni siano mantenute le promesse fatte a tutti i livelli possibili".


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