Petrucci: "Sanzione Cio? L'Italia è ancora in tempo per evitarla"

Il presidente della Fip: "Resto ottimista e mi aspetto un Cdm in questi giorni. Malagò è un membro del comitato, non un passante"
Petrucci: "Sanzione Cio? L'Italia è ancora in tempo per evitarla"© LAPRESSE
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ROMA - Gianni Petrucci, presidente della Federazione italiana basket, è intervenuto a Radio Anch'io lo sport (RadioRai) sull'ipotesi che l'Italia possa essere sanzionata in vista di Tokyo 2020 per violazione delle regole della Carta olimpica, che determina principi e Statuti del movimento olimpico."Non credo che il Cio abbia deciso, però è grave, perché siamo alla vigilia dell'Esecutivo del 27 e i casi sono due: o non c'è la volontà, o non c'è autorità. Non si è mai arrivati a un punto tale per cui il primo Comitato olimpico del mondo, di un Paese che è ai primi posti del posto per risultati sportivi e olimpici, debba essere umiliato, perché ancora non si è data la completa autonomia al Coni. Io non so cosa costi. S'è perso tempo facendo ironia sui mandati dei presidenti che, peraltro, sono stati confermati al 100%, almeno quelli che si sono ricandidati". Petrucci ha poi proseguito: "Cosa costi dare autonomia al Coni è un mistero: per cambiare lo sport bisogna conoscerlo. Certo che lo Stato ha il diritto-dovere di intervenire, ma voglio ricordare che, negli ultimi 15-16 anni, abbiamo avuto cinque riforme: tre quando c'ero io (Tremonti, Meladri, Pescante), due con Malagò (Lotti e Giorgetti), adesso serviva tutto questo bailamme per dire che il Coni può perdere la sua autonomia? È venuta fuori questa riforma, si, ma dia autonomia al Coni. Sugli interventi che ha fatto adesso il Parlamento, non è mai uscita la parola sport. Questi sono i segnali allarmanti. Non c'è più quella cultura sullo sport".

Le parole di Petrucci

Nel suo intervento Petrucci ha sottolineato di essere ottimista: "Non so cosa farà il premier Conte, è vero che siamo in precrisi, ma si tratta di un decreto legge, non ci vuole nulla. È una cosa semplicissima. Dunque, ripeto: o non c'è volontà o non c'è autorità. Intanto, Malagò sarà confermato tranquillamente fra qualche mese, è un presidente che ha gestito bene: ma avete visto i risultati dello sport italiano? Avete visto la Goggia, la Bassino? Sono risultati straordinari. Però, nonostante questo mio realismo, sono ottimista. Secondo me, fra oggi e domani faranno un consiglio dei Ministri, perché non possiamo avere quest'onta che farà il giro del mondo. Peraltro, si scordano che Malagò è un membro del Cio, non un passante. Malagò è entrato a pieno diritto e, anche quando - fra 100 anni - non sarà più al Coni, rimarrà membro del Cio". L'ex presidente del Coni ha poi concluso: "È probabile che la pandemia costringerò a cambiare le strutture, bisogna fare delle riforme. Io e Gandini siamo d'accordo. Le Federazioni devono fare le riforme. I soldi a pioggia sono veramente campagna elettorale, è triste assistere a una certa impreparazione, facendo capire che si sostituiscono le Federazioni perché sono impreparate. Invece no, perché i risultati sono davanti agli occhi di tutti".


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