Malagò esclusivo: "La Pellegrini a Tokyo può diventare leggendaria"

Alla vigilia della cerimonia d’apertura il presidente del Coni e membro Cio si confida con il suo proverbiale ottimismo
Malagò esclusivo: "La Pellegrini a Tokyo può diventare leggendaria"© ANSA
Giancarlo Dotto
3 min

Che ci fa di questi tempi a Tokyo un celebre romano, italiano nel midollo, adrenalinico nel sangue, cubano a metà da parte di madre? Confida nella pazza gioia da qui all’8 agosto, se si chiama Giovanni Malagò, 62 anni, presidente del Coni dal febbraio del 2013 e membro del Cio. (…) A proposito della vita che continua? «Sono appena uscito dalla sessione del Cio che ha ufficializzato Brisbane città dei Giochi 2032. C’era in collegamento video il primo ministro australiano, l’equivalente del nostro Draghi, che esultava, felice come un bambino. Una città intera esplosa di gioia» Questa Olimpiade menomata, zoppicante, dominata dalle ansie è indispensabile a che si torni un giorno alla normalità «L’appeal delle Olimpiadi è più forte che mai. Stiamo parlando dell’Australia, non di un Paese sottosviluppato o che ha bisogno dei Giochi per fare propaganda. La verità che il fascino dei cinque cerchi resiste nel mondo intero. Dall’altra parte c’è la pandemia. È una lotta tra questi due mondi»

La sfida leggendaria di Federica. Amarezza Berrettini

La medaglia italiana che ti ha più emozionato da sempre? «Senza dubbio, Federica Pellegrini oro nel 200 stile a Pechino. Da presidente, l’oro di Fabio Basile a Rio nel judo, per tre motivi: il più inaspettato, il mio primo da presidente, l’oro numero 200 della nostra storia olimpica» (…) Dimmi di Federica Pellegrini. «L’ho sentita anche ieri. È felice del lavoro, dei carichi pesanti che ha fatto in altura. La sua sfida è leggendaria. Se dovesse andare in finale nei 200 s.l. sarebbe la prima donna della storia a farlo nella stessa gara in cinque Olimpiadi consecutive. Conoscendo poi la sua cattiveria agonistica, tutto potrebbe succedere…».Tra i tanti forfait dell’ultima ora, il più spiacevole? «Matteo Berrettini. Mi ha chiamato sabato scorso: “Devo darti una bruttissima notizia…”. Erano i postumi di Wimbledon, un ematoma. Un grande peccato. Penso avrebbe potuto vincere sia nel singolo che nel doppio. Purtroppo le regole ci hanno impedito di sostituirlo» (...) Da romanista, il tuo Mourinho? «Non l’ho ancora conosciuto, ma è certo l’ideale per galvanizzare la piazza. Naturalmente, serviranno i risultati» (...)

Tutti gli approfondimenti sull’edizione del Corriere dello Sport – Stadio


© RIPRODUZIONE RISERVATA