Magnifico Paltrinieri, bronzo nella 10 chilometri

Debilitato dalla mononucleosi, Greg cede solo a Wellbrock e Rasovzsky: «Non ne avevo più ma sono felice di tornare a casa con due medaglie»
Magnifico Paltrinieri, bronzo nella 10 chilometri© EPA
Paolo de Laurentiis
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Un’altra impresa firmata Paltrinieri: il bronzo della dieci chilometri nella acque bollenti della baia di Tokyo mette la firma su l’Olimpiade straordinaria di un ragazzo straordinario. Dopo un mese di allenamenti persi a causa della mononucleosi, Greg è arrivato a Tokyo con mille incertezze tranne una: la voglia di lottare dall’inizio alla fine. Lo ha fatto anche questa mattina, all’alba giapponese. Due ore di battaglia in condizioni di inferiorità a causa della mancanza di allenamento: una gara in difesa che non ha mai potuto gestire come avrebbe voluto. Imprendibile il tedesco Wellbrock, che ha impostato i 10 chilometri a suo piacimento, Paltrinieri ha retto alla selezione fatta dal tedesco arrivando a giocarsi l’argento allo sprint con l’ungherese Rasovszky. Non ne aveva più ma il bronzo resta un’impresa con i fiocchi. Fino a pochi giorni fa era incerta anche la sua partecipazione ai Giochi, torna a casa con l’argento degli 800, il quarto posto dei 1.500 e il bronzo di questa mattina. Se le medaglie hanno peso e non solo un colore, quanto fatto vedere da Greg in questi giorni va oltre ogni limite.

«Non ero in forma ma volevo giocarmela», sintetizza subito dopo l’arrivo visibilmente affaticato. La precisazione di Fabrizio Antonelli, il suo allenatore, rende l’idea: «Greg parla di stato di forma ma sarebbe più corretto parlare di stato di salute». E ha ragione, solo ora c’è la ragionevole certezza che Greg sia effettivamente guarito dalla mononucleosi. Altra cosa, però, è essere pronto per affrontare un’Olimpiade su tre fronti. Greg l’ha fatto e ne esce vincitore a prescindere.

«Ho dato tutto quello che avevo, alla fine ero cotto. Sono contento perché torno con due medaglie. Con l’oro di Rio dei 1.500 sono tre in tre specialità diverse». Parigi è dietro l’angolo: «Riprovarci? Io lo farei già la prossima settimana…»


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