La Regione Puglia ha organizzato la cerimonia "Orgoglio pugliese", in onore dei campioni olimpici che hanno rappresentato eccezionalmente la Puglia alle Olimpiadi di Tokyo. "Questa Olimpiade ci ha dimostrato che niente è impossibile, tutti noi azzurri abbiamo dato il massimo e lo hanno dimostrato i record italiani, i record nazionali, le medaglie. È stata un'Italia fantastica, i limiti sono davvero solamente nella mente", ha detto Antonella Palmisano, la trentenne di Mottola che ha conquistato la medaglia d'oro nella marcia femminile dei 20 km.
I pensieri degli ultimi 4 km di Palmisano e il sogno di Vito Dell'Aquila
Palmisano ha continuato parlando della medaglia vinta a sole 24 ore dall'altro oro nella marcia maschile di Massimo Stano, 29enne anche lui pugliese di Palo del Colle: "Ho ancora i brividi, non credevo fosse possibile. Eravamo entrambi convinti ma vincere due ori così.. abbiamo scritto la storia". L'azzurra ha ricordato gli ultimi 4 chilometri della gara, quelli nei quali ha "realizzato di poter vincere" e nei quali dice di aver "pensato a tantissime cose, alle persone che mi sono state accanto, a quanta gente a casa stava piangendo e poi al sogno di tagliare il traguardo con la nostra bandiera". È intervenuto poi il collega di ori, Vito Dell'Aquila, campione olimpico nel taekwondo e prima medaglia italiana a Tokyo. Il 20enne di Mesagne pensa già al futuro: "Il mio sogno è qualificarmi e vincere magari una medaglia A Parigi" e, "nel medio termine il mondiale. Ho una lunga carriera davanti, quindi un oro olimpico non basta". La priorità per l'azzurro è il taekwondo, ma Dell'Aquila si iscriverà alla facoltà di scienze della comunicazione perché non nasconde l'altro suo sogno: "diventare giornalista sportivo".