Staffetta d'oro, Tortu punge gli inglesi: "E' ancora It's coming Rome"

L'ultimo frazionista azzurro raggiante per il titolo olimpico: "Canterò l'inno finendo tutte le lacrime". Jacobs: "Ma quale Giamaica! Noi siamo l'Italia"
Staffetta d'oro, Tortu punge gli inglesi: "E' ancora It's coming Rome"© EPA
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TOKYO (Giappone) - Nuova apoteosi per lo sport italiano, dopo il fantastico oro olimpico della staffetta 4x100 dell'atletica: "Noi davanti agli inglesi? Non è il loro anno, It's coming Rome di nuovo…", commenta ironicamente Filippo Tortu, ultimo staffettista azzurro, ricordando la canzone 'It's coming home' intonata dai tifosi della nazionale di calcio inglese, poi battuta dall'Italia nella finale dell'11 luglio a Londra. Anche in quel caso il titolo del brano venne trasformato dai nostri tifosi in 'It's coming Rome', con la Coppa Europa che aveva preso la via della nostra Capitale.

Tortu: "Canterò l'inno in lacrime"

"Battute a parte, loro sono quelli che abbiamo sempre preso più da esempio - dice ancora Tortu -  ma questa volta sono stati loro a fare i complimenti a noi. Quel tuffo al traguardo significa per me che ogni centimetro conta e ha una storia dietro. Oggi questo crederci da sempre mi ha ripagato. Quando sono partito ho visto che il britannico era al mio fianco e ho pensato a correre il più tranquillo possibile: sapevo che l'avrei potuto prendere e superare. Ero più lucido mentre correvo rispetto a quando ho tagliato il traguardo. Non potevo credere che fosse vero, ho subito chiesto se avessimo vinto. Ora non riuscirò a chiudere occhio: la cosa più bella sarà cantare l'inno sul podio, finirò tutte le lacrime".

Jacobs: "Due ori alle Olimpiadi, non ci credo ancora"

 "Se siamo la nuova Giamaica? Ma quale Giamaica, siamo l'Italia e siamo la migliore di sempre. Siamo tutti e quattro superstar", le parole di un raggiante Marcell Jacobs, bicampione olimpico, dopo la strepitosa vittoria del quartetto azzurro nella staffetta 4x100 dei Giochi di Tokyo 2020. "Questo oro vale di più di quello individuale perché condividerlo con questo gruppo è fantastico - dice ancora Jabobs - ho visto subito che avevamo vinto. Due ori alle Olimpiadi, non ho ancora realizzato una medaglia figuriamoci questa".

La gioia di Desalu e Patta

 "Siamo un bel gruppo, abbiamo lavorato tanto. Quello che ha fatto la differenza, quel centesimo di secondo, è il grande gruppo che ci unisce, che è una cosa fantastica. Ci siamo detti l'uno con l'altro: 'ti fidi di me?' e ci siamo risposti: 'sì, e pensavi che ti dicessi di no? Crediamoci, perché può succedere'... E l'abbiamo fatto!". Così il terzo staffettista azzurro Fausto Desalu commenta ai microfoni di RaiSport la vittoria nella 4x100. Il compagno Lorenzo Patta, primo staffettista, aggiunge: "È la mia prima Olimpiade, meglio non poteva andare. Sono felicissimo, al settimo cielo. Ancora non ci credo, devo ringraziare loro tre e tutti gli altri compagni che ci hanno accompagnato in questo percorso".


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