Rio2016: pallanuoto. Settebello di bronzo, campagna "eroi e gladiatori"

Rio2016: pallanuoto. Settebello di bronzo, campagna "eroi e gladiatori"
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RIO DE JANEIRO (BRASILE) (ITALPRESS) - Una squadra di gladiatori. Sandro Campagna abbraccia i suoi ragazzi a poche ore dalla finale per il terzo posto vinta sul Montenegro. Come a Londra, il Settebello torna a casa con la medaglia al collo, nel 2012 fu d'argento, oggi di bronzo ma e' un bronzo che vale tanto. "I miei sono stati eroi e gladiatori dal punto di vista fisico perche' abbiamo superato ogni avversita' quest'anno con la forza della volonta', uno staff medico all'avanguardia e la grande disponibilita' dei miei giocatori - l'elogio del ct azzurro, ospite di Casa Italia a Rio de Janeiro assieme a tutta la truppa - Ma la qualita' della squadra che mi ha sorpreso e' la maturita' nonostante i tanti ragazzi, i tanti nuovi". "Tutta la squadra e' stata fantastica", conferma il portiere Stefano Tempesti, che i compagni salutano al coro di "C'e' un solo capitano". "Non potevo avere riconoscimento migliore - ammette - Divido questo coro con Christian Presciutti, un ragazzo eccezionale a livello di maturita', di gestione del gruppo. Sono 4 anni che lavoriamo per essere protagonisti, abbiamo lavorato a Trieste per arrivare qui. La consapevolezza c'e' sempre stata, siamo quelli che lavorano piu' duro sia a livello fisico che mentale sulla preparazione della partita. Quando arriva un risultato del genere devi superare tanti ostacoli e quel coro e' la ciliegina sulla torta di una medaglia meravigliosa". E pensare che l'Italia ha rischiato seriamente di non arrivare a Rio: nel torneo preolimpico di Trieste e' stata a un passo dall'eliminazione, poi il gol di Figlioli a 7" dalla fine contro la Romania ha scacciato i fantasmi. "C'e' servita quella qualificazione, e' stata una settimana di stress tale che quanto abbiamo vissuto qui, al confronto, e' niente - ricorda Campagna - Ci ha preparati a essere piu' forti mentalmente e a sopportare la tensione, a giocare restando sul pezzo. Allora abbiamo vinto con un gol di Pietro dopo una partita straordinaria di tutti, questa invece e' la vittoria del collettivo, di tutta la squadra, del mio staff, ognuno di noi ha dato quel qualcosina in piu' necessario a raggiungere il podio, che non era facile. Qui l'Ungheria e' arrivata quinta senza perdere una partita, l'Australia ha chiuso decima ma stava per eliminare la Serbia, arrivare decimi era un attimo. Siamo stati bravi a tenere la testa sul pezzo, senza mollare mai, anche quando ci sono state delle sconfitte. Abbiamo buttato tutto le spalle e guardato avanti con ottimismo". Il bronzo puo' essere una bella spinta per tutto il movimento. "Mi auguro che ci sia una ventata di entusiasmo e che tanta gente vada in piscina a iscriversi a corsi di pallanuoto, magari vedendo Tempesti che para tutto quello che ha parato col Montenegro o Presciutti leader che fa 4 gol, magari tanti piccoli ragazzi si saranno innamorati di questo sport e fra 20-30 anni li vedremo alle Olimpiadi". E a proposito di Tempesti, il portiere e' al passo d'addio anche se i compagni gli chiedono di non farlo. Anche col Montenegro e' stato decisivo. "Ieri era sconfortato, gli ho detto: le prime 3 Olimpiadi hai fatto finali peggiori, cerca di rinsavire che ne abbiamo bisogno per il bronzo. E lui e' stato di parola", se lo tiene stretto Campagna. "Le parole che ho scambiato con Sandro a fine partita restano fra noi ma le portero' per sempre nel cuore", sorride il portierone azzurro.
(ITALPRESS).


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