Pugile preso a pugni finisce sulla sedia a rotelle: per i giudici ha vinto. E' bufera

Nella finale dei pesi mosca uomini il giapponese Tanaka ha lasciato il ring sanguinando ma ha trionfato ai punti per 4-1
Pugile preso a pugni finisce sulla sedia a rotelle: per i giudici ha vinto. E' bufera© EPA
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TOKYO (GIAPPONE) - A volte i verdetti dei giudici nel pugilato alle Olimpiadi fanno discutere. Si pensava che l'apice fosse stato raggiunto a Rio 2016, quando vari arbitri furono mandati a casa, per punizione, a Giochi ancora in corso. Successivamente l'Aiba, ente della boxe olimpica, è stata azzerata dal Cio che poi, per ridare credibilità a questo sport, ha istituito una propria task force che si è occupata della competizione pugilistica di Tokyo 2020. Ma anche così nelle ultime Olimpiadi ci sono state decisioni dei giudici, in questo caso a favore dei pugili di casa, che hanno lasciato perplessi. Nella finale dei pesi mosca uomini il nipponico Ryomei Tanaka è stato preso a pugni dal colombiano Yuberjen Martinez e ha lasciato il ring sanguinando e grazie all'impiego di una sedia rotelle su cui si è seduto esausto. Ma i giudici lo hanno visto vincitore ai punti per 4-1, scatenando le veementi proteste del clan del colombiano, compresi i giornalisti del paese sudamericano che avevano assistito all'incontro.

Polemiche anche nei pesi piuma donne

Perplessità anche per il verdetto dei pesi piuma donne, la categoria in cui Irma Testa ha conquistato il bronzo. La pugile che aveva battuto l'azzurra, la filippina Nesthy Petecio sembrava aver battuto la giapponese Sena Irie, che invece è stata vista vincitrice con verdetto unanime (5-0). Decisione che la Petecio ha accolto con un pianto.

Il medagliere di Tokyo 2020

Il calendario di Tokyo 2020


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