Un anno di guerra, gli ucraini del Taekwondo: "A Parigi 2024 o noi o i russi"

Danyil Babloniuk e Oleksandr Chumachenko sono ospiti della Federazione italiana e si allenano a Roma, dove condividono con la nazionale azzurra il cammino verso le Olimpiadi
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ROMA - Danyil Babloniuk e Oleksandr Chumachenko vivono in Italia da un anno. Pochi giorni dopo il 24 febbraio 2022 hanno fatto una piccola valigia e sono partiti, ascoltando i missili fischiare sopra le loro teste: a salvarli dall’inferno della guerra in Ucraina è stato il taekwondo, grazie alla richiesta d’aiuto raccolta dalla Federazione italiana guidata da Angelo Cito. Adesso i due ragazzi si allenano a Roma, tra il Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa e la Casa delle Armi al Foro Italico, con il campione olimpico e mondiale, Vito Dell’Aquila.

Il viaggio verso i Giochi

Insieme alla Nazionale azzurra Danyil e Oleksandr condividono il viaggio verso i Giochi Olimpici, ma tra la guerra e Parigi 2024 la strada non è semplice e il sogno potrebbe trasformarsi in incubo. Il Comitato Olimpico Internazionale valuta la partecipazione anche degli atleti di Russia e Bielorussia, ma i due ucraini non hanno dubbi: "La loro presenza alle Olimpiadi non è una cosa buona, se ci saranno gli atleti  di quei Paesi, noi non andremo".


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