Carlos Alcaraz è a un solo passo dal conquistare la sua prima medaglia d'oro alle Olimpiadi. Il tennista spagnolo è giunto al termine di una cavalcata durante la quale non ha perso nemmeno un set e ha allungato a dodici la sua striscia di successi consecutivi dopo il titolo vinto a Wimbledon. E proprio come sull'erba dei Championships a dividerlo dall'oro ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 ci sarà Novak Djokovic, che a 37 anni ha raggiunto la sua prima finale nel torneo a cinque cerchi. "Una settimana diversa dalle altre", dopo aver eliminato Felix Auger-Aliassime in semifinale l'ha definita così Alcaraz, che ha saputo tuffarsi appieno nello spirito dei Giochi Olimpici vivendo in prima persona anche i disagi del villaggio olimpico.
Alcaraz: "Complicato stare al villaggio olimpico"
Abituati a tutte le comodità e ad alberghi di lusso, oltre che a una trasportation dedicata durante le settimane dei tornei, i tennisti hanno dovuto ridimensionarsi durante le Olimpiadi. O almeno quelli che hanno deciso di alloggiare al villaggio olimpico, dove ci sono 10.500 atleti di 205 delegazioni che condividono il bus per tornare all'appartamento, senza aria condizionata come aveva anche lamentato Thomas Ceccon, con i famosi letti di cartone sfoderabili e senza materassi morbidi. Tra questi c'è Alcaraz, che insieme a Rafael Nadal e a differenza di Novak Djokovic, ha deciso di rimanere nel villaggio olimpico. "È diverso... mettiamola così. Non è un torneo qualunque, viene vissuto in modo diverso ma emozionante. Poter condividere momenti con altri atleti e provare rispetto reciproco. Questo lo rende speciale. Ma è ovvio che il riposo, il cibo, l'arrivo in ritardo... Non è facile", ha commentato lo spagnolo Alcaraz, che durante la settimana è anche stato immortalato mentre mangia da solo in un'immagine che è già diventata virale.