On Air: Corsa Champions, l'Atalanta allunga, la Roma rallenta, la Lazio frena

La squadra di Gasperini espugna l'Olimpico e consolida il quarto posto che per i biancocelesti diventa un miraggio. I giallorossi pareggiano 1-1 contro il Genoa e scivolano a -3 dai bergamaschi. Gattuso avverte: «Non mi dimetto». Motomondiale, a Jerez nella MotoGp domina Marc Marquez
Timothy Castagne - Centrocampista© Bartoletti
3 min

ROMA - Troppa Atalanta, poca pochissima Lazio e addio sogni Champions. Lo scontro diretto per il quarto posto va alla squadra di Giampiero Gasperini brava a reagire al gol a freddo di Parolo con Zapata e a dilagare nella ripresa anche grazie a Wallace, che prima da il via all'azione del 2-1 e poi chiude il match con il clamoroso autogol. Biancocelesti che adesso rischiamo di restare fuori da tutto e che per forza di cose dovranno puntare sulla finale del 15 maggio all'Olimpico, sempre contro l'Atalanta. «Ma l'Europa non deve passare per forza dalla finale» ammonisce Inzaghi a fine gara.

RANIERI - La Roma pareggia 1-1 a Marassi contro il Genoa e frena la sua corsa verso la Champions League. Illusa dal gol di El Shaarawy ad 8' dalla fine ci pensa Romero al 91' a gelare i giallorossi con la rete del pesantissimo pareggio. Eroe di giornata il portiere giallorosso Mirante che nesi secondi finali para un rigore a Sanabria e consente a Ranieri di portare a casa un prezioso punto e di tenere vive le speranze per il quarto posto. In classifica la Roma resta quinta ma scivola a -3 proprio dall'Atalanta di Gasperini

MILAN - Dopo cinque giorni di ritiro Rino Gattuso si attende di vedere domani a San Siro un Milan «incazzoso» in grado di mostrare «che non siamo ancora morti». Rossoneri obbligati a vincere per sperare ancora nella Champions ora distante ben 6 punti. In attesa di scendere in campo il tecnico parla del suo futuro e chiarisce: «Ho due anni di contratto, la parola dimissioni non fa parte del mio modo di essere. Vado avanti, il mio obiettivo è portare la squadra in Champions, il resto non conta nulla».

MOTOGP - Dominio spagnolo a Jerez con Marc Marquez che mette in fila Alex Rins e Maverick Vinales chiudendo al meglio il week end, conquistando una meritatissima vittoria che gli vale il comando del Mondiale della Motogp. Dietro al terzetto spagnolo c'è spazio per i colori italiani che hanno piazzato nell'ordine Andrea Dovizioso (4/o), Danilo Petrucci (5/o) e Valentino Rossi (6/o), che adesso tallonano l'iridato in classifica: 70 punti per Marquez contro i 69 di Rins, i 67 di Dovizioso e i 61 di Rossi. Male Fabio Quartararo che aveva conquistato la pole a sorpresa: la sua moto si è spenta a 12 giri dal termine quando era secondo.

di Enrico Sarzanini\Edipress


© RIPRODUZIONE RISERVATA