On Air: Pallone d'Oro, Ronaldo favorito. De Ligt: “I miei miti italiani”

Secondo i media spagnoli CR7 è in vantaggio su Messi per l'ambito premio. Il neo difensore della Juve si ispira a Nesta, Maldini, Baresi, Scirea e Cannavaro. Visite mediche per Nicolò Zaniolo della Roma. Secondo Gravina la responsabilità oggettiva “è un obbrobrio”
On Air: Pallone d'Oro, Ronaldo favorito. De Ligt: “I miei miti italiani”© Juventus FC via Getty Images
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ROMA - Cristiano Ronaldo è il grande favorito per il Pallone d'Oro. Ne è certo il quotidiano spagnolo “Marca” secondo cui l'attaccante della Juventus ha di nuovo tutti i requisiti per mettere in bacheca il trofeo che sarebbe il sesto. Nell'ultima stagione, la sua prima con i bianconeri, il 34enne attaccante ha continuato a polverizzare record e a segnare gol decisivi. Sfumato l'obiettivo Champions, CR7 ha centrato la doppietta campionato-Supercoppa Italiana e con il Portogallo ha sollevato la Nations League.

De Ligt: “I miei modelli sono tutti italiani”

"I miei grandi modelli sono Nesta, Maldini, Baresi, Scirea e Cannavaro". Lo ha detto Matthijs de Ligt, da oggi ufficialmente nuovo giocatore della Juventus, intervistato ai microfoni di Ajax Tv. Il difensore olandese, classe 1999, ha spiegato di essere affascinato dal modo di difendere degli italiani, poi ha sottolineato il motivo per cui ha scelto i bianconeri: “Non è stato semplice, c'erano diverse opzioni ma la Juve puntava forte su di me e mi ha convinto”.

Roma, Zaniolo è rientrato

Finite le vacanze Nicolò Zaniolo è rientrato a Roma. Stamani le visite mediche di rito poi nel pomeriggio subito in campo per un allenamento personalizzato a Trigoria. Il giocatore ha conosciuto il neo tecnico Paulo Fonseca e ha salutato i compagni di squadra. Il talento giallorosso si appresta a vivere la sua seconda stagione con la Roma ma tutto dipenderà dal mercato: sulle sue tracce ci sono da tempo sia il Tottenham che la Juventus.

Gravina: “La responsabilità oggettiva è un obbrobrio”

"La responsabilità oggettiva credo sia un obbrobrio". Lo ha detto Gabriele Gravina, presidente della Figc a Radio Cusano sottolineando che, sottolinea, “non si può pensare di perseguire una collettività per un gesto compiuto da uno o da pochi scellerati”. Secondo Gravina “l'idea dell'individuare delle attenuanti attraverso delle procedure di identificazione dei soggetti che compiono certi atti è un passo avanti”.

di Enrico Sarzanini\Edipress


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