Ronaldo nella storia. Turchia, saluti e polemiche

Contro l'Ucraina CR7 ha segnato la rete numero 700. Nel match con la Francia i calciatori turchi hanno nuovamente esultato con il saluto militare. L'Inghilterra supera la Bulgaria 6-0 ma il match viene interrotto più volte per cori razzisti. Oggi a Nyon la decisione sui saluti fascisti in Lazio-Rennes
6. Cristiano Ronaldo: 700 gol© EPA
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ROMACristiano Ronaldo entra nella storia del calcio con l'ennesimo record. Da quando nel 2002 ha debuttato a 17 anni con la maglia dello Sporting Lisbona il portoghese ha segnato 700 gol. Quello che vale per la storia lo ha realizzato ieri sera su rigore contro l'Ucraina, rendendo meno amara la sconfitta nella sfida valida per Euro 2020. Ronaldo ha segnato in 21 competizioni differenti, siglato 127 reti in Champions League e 95 con il Portogallo. Leo Messi, il suo rivale di sempre, lo segue a distanza con 672 centri.

I calciatori turchi, nuovo saluto militare

Nuovo saluto militare per i calciatori turchi. Al momento del pareggio contro la Francia (1-1) allo Stade de France, alle porte di Parigi, diversi giocatori della nazionale di Ankara hanno ripetuto il controverso gesto, omaggio ai soldati turchi impegnati nell'offensiva contro i curdi in Siria. In Germania intanto il St.Pauli, che milita in seconda divisione, ha escluso dalla rosa il giocatore turco Cenk Sahin, che nei giorni scorsi aveva diffuso su Instagram un messaggio di sostegno alle attività dell'esercito turco in Siria.

Inghilterra a valanga tra i cori razzisti

L'Inghilterra travolge la Bulgaria 6-0 in un incontro del gruppo A delle qualificazioni a Euro 2020, fermato per ben due volte nel primo tempo dall'arbitro a causa dei ripetuti cori ed espressioni di discriminazione razziale nei confronti dei giocatori inglesi. Parte del pubblico dello stadio di Sofia ha continuato nei suoi comportamenti offensivi nonostante gli inviti a smettere fatti tramite gli altoparlanti e l'arbitro ha così deciso di sospendere il gioco.

Uefa, oggi la decisione sl "caso Lazio"

Arriva oggi il giudizio dell'Uefa sul caso Lazio ed i rischio che corre la società biancoceleste, per il comportamento recidivo, è un gara a porte chiuse il prossimo 7 novembre contro il Celitc in Europa League. Tutta colpa di una trentina di tifosi che contro il Rennes avrebbero fatto il saluto fascista. Il Presidente biancoceleste Claudio Lotito è già passato al contrattacco annunciando “tolleranza zero” contro i responsabili che individuati verranno allontanati dallo stadio e nel corso di un eventuale procedimento la Lazio si costituirà parte civile.

di Enrico Sarzanini\Edipress


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