Coronavirus, calano i contagi. Messi: “Si al taglio degli dipendenti”

Secondo l'ultimo bollettino della Protezione Civile aumentano anche i guariti. I giocatori del Barca hanno accettato la decurtazione del 70% sugli ingaggi. Il diesse della Lazio: “Il campionato va concluso”. Zaniolo invita un bambino a Trigoria
Coronavirus, calano i contagi. Messi: “Si al taglio degli dipendenti”© ANSA
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ROMA - Sono complessivamente 75.528 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.648. L'incremento registrato domenica era stato più del doppio con ben 3.815 contagiati. Nel consueto bollettino fornito dalla Protezione Civile purtroppo si registrano altri 812 morti contro i 756 di ieri ma per fortuna crescono anche i guariti che sono 1.590 in più di ieri, il numero più altro dall'inizio dell'emergenza che porta il totale dei pazienti che hanno sconfitto l'infezione a 14.620.

Messi: “Ci tagliamo gli stipendi del 70%”

"La nostra volontà è sempre stata quella di applicare un ribasso degli stipendi”. Lo annuncia il numero 10 del Barcellona, Lionel Messi che spegne le polemiche che si erano innescate in questi giorni. “Abbiamo sempre aiutato il club quando ce lo ha chiesto” ha aggiunto la pulce che aggiunge: “Abbiamo accettato il taglio del 70% degli stipendi vista la situazione eccezionale anche se non smette di sorprenderci che nel club c'era chi voleva metterci sotto la lente d'ingrandimento”. “Siamo contenti perché questo permetterà di pagare il 100% degli stipendi agli altri dipendenti del club” conclude.

Tare: “Presto per parlare di taglio degli stipendi”

“Non abbiamo ancora parlato del taglio agli stipendi”. Così il diesse della Lazio, Igli Tare affronta una questione in questi giorni di grande attualità. L'albanese spiega che “i giocatori non ne hanno ancora parlato ma possiamo immaginare che presto sarà così anche per noi. Così sull'emergenza Coronavirus che sta vivendo l'Italia: “Sembra di vivere in un film horror - ha aggiunto a Sport1 - Sono rimasto senza parole quando ho visto i camion militari trasportare le bare. All'inizio è stato preso tutto alla leggera, ma ora si parla di una guerra. E' un disastro per l'Italia. Giocare? La stagione va conclusa.

Zaniolo: “Non so chi sei ma ti voglio a Trigoria!”

La foto del bimbo che gioca a Milano indossando la maglia n.22 di Nicolò Zaniolo ha fatto breccia nel cuore del calciatore della Roma. Per questo l'azzurro ha deciso di mandare un messaggio via Instagram al piccolo protagonista dello scatto pubblicato sul 'Corriere della Sera': “Non so chi sei – ha scritto - ma che orgoglio vederti con la mia maglia! Ti aspetto a Trigoria". Nel posto zaniolo scrive che sa quanto “è difficile e strano adesso giocare a calcio da soli in una città vuota, ma resistiamo ancora un po' e, quando sarà tutto finito, so che me ne manderai una in cui giochi con altri ragazzi!”.

di Enrico Sarzanini\Edipress


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