“Fateci giocare”. Reina: “Mi mancava il respiro”

I calciatori sono pronti a scendere in campo anche in estate. L'ex portiere del Napoli ha contratto il coronavirus. Handanovic sincero: “Abbiamo sottovalutato il problema”. La folle idea del boss Red Bull: “Infettiamo i piloti”
“Fateci giocare”. Reina: “Mi mancava il respiro”
3 min

ROMA - “Fateci giocare”. Questo il titolo di apertura del 'Corriere dello Sport' oggi in edicola dedicato alla richiesta dei calciatori di terminare la stagione. In una nota infatti l'Aic fa sapere che i giocatori sono pronti a scendere in campo anche d'estate ovviamente in condizioni di sicurezza. Arriva anche l'ok al taglio degli stipendi, intanto oggi vertice con la Lega calcio per affrontare tutte le tematiche più delicate del momento che attaversa il nostro calcio a causa dell'emergenza coronavirus.

Reina: “Mi mancava il respiro”

“Il momento più difficile è stato quando mi è mancato il respiro per venticinque minuti. Così Pepe Reina che in un'intervista esclusiva al 'Corriere dello Sport' racconta quando il coronavirus lo ha colpito: “Era come se la gola si fosse ristretta, l'aria non passava è stato davvero brutto”. Il portiere dell'Aston Villa ha vissuto una settimana chiuso in una stanza: “Uscivo di notte quando la mia famiglia dormiva”. Poi ricorda i tempi quando giocava nel Napoli: “Non mi sono mai divertito come con Sarri, un calco che non rivedremo mai più”.

Handanovic: “Lo abbiamo sottovalutato”

“All'inizio abbiamo tutti pensato che fosse una cosa meno grave di quello che è, l'abbiamo presa sotto gamba. E' l'ammissione del portiere dell'Inter, Samir Handanovic che una settimana fa ha lasciato l'Italia a causa dell'emergenza coronavirus. “Stiamo seguendo quello che ci dicono anche se è normale che ci sia un po' di preoccupazione” prosegue il capitano nerazzurro che sta continuando ad allenarsi: “Lo faccio a casa. Ho visto qualche partita per tenermi un po' allenato ma tengo per me quale ho scelto”.

La folle idea di Mark: “Infettiamo i piloti”

Infettare i piloti per renderli immuni e poter iniziare al più presto la stagione di Formula 1. E' la folle idea lanciata dal boss della Red Bull Helmut Marko per risolvere il problema coronavirus nella scuderia austriaca. Alla tv locale ha raccontato la sua idea di “organizzare un camp per riempire questo periodo morto e lavorare dal punto di vista fisico e mentale”, secondo Marko “per i piloti sarebbe stata l'occasione ideale per contrarre il coronavirus. In questo modo sarebbero poi stati pronti per quando comincerà l'azione". Un'idea assurda, che ovviamente non è stata avallata.

di Enrico Sarzanini\Edipress


© RIPRODUZIONE RISERVATA