Moratti: “Messi all'Inter si può”. Del Bosque: "Neymar cattivo esempio"

L'ex presidente nerazzurro parla dell'asso argentino. L'ex ct della Spagna bacchetta il giocatore del Psg. Premier a porte chiuse e in chiaro. La McLaren lancia l'allarme: "Cambiare le regole"
Moratti: “Messi all'Inter si può”. Del Bosque: "Neymar cattivo esempio"© Inter via Getty Images
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ROMA - “Messi non è un sogno proibito per l'Inter in questo momento”. Parola dell'ex presidente nerazzurro, Massimo Moratti, in un'intervista su Radio Uno. “Penso che a fine contratto ci sarà uno sforzo della società per cercare di portarlo a Milano prosegue Moratti secondo cui in questo momento di emergenza da coronavirus “le carte sono state sparigliate, non so se in positivo o in negativo”. Quello del come e quando far ricominciare a giocare "non è un tema che si accoglie con piacere che un po' stride con il dramma che stiamo vivendo” conclude Moratti.

Premier, gare a porte chiuse e in chiaro

La Premier League è pronta a ripartire a giugno. Lo scrive il tabloid Mirror secondo cui al termine dell'ultima riunione i 20 club della massima divisione inglese si sono accordati per la ripresa del campionato solo "quando ci saranno tutte le necessarie condizioni di sicurezza". L'idea è quella di giocare le ultime 92 partite della stagione a porte chiuse, nel giro massimo di sei settimane. Un tour de force che verrebbe trasmesso non solo dalle televisioni a pagamento ufficiali (Sky e Bt Sport), ma anche da un canale in chiaro, per assicurare il massimo pubblico televisivo possibile.

Del Bosque: “Neymar non è un buon esempio”

Neymar è un ragazzo difficile e per me non è un buon esempio”. Senza troppi giri di parole Vicente Del Bosque parla cosi sulle colonne di 'Marca' dell'asso brasiliano. “Lo considero un giocatore eccezionale” precisa l'ex ct della nazionale spagnola che precisa: Sul campo però cerca di imbrogliare, finge molto. E poi, come ha lasciato Barcellona...". Molti ex compagni chiedono il suo ritorno, "ma sono i club che devono decidere chi far firmare e chi no. Non si dovrebbe prestare attenzione a ciò che dicono i giocatori” conclude.

McLaren: “Le regole vanno cambiate”

La Formula1 è in una "condizione molto fragile in questo momento" e se non cambia riducendo sensibilmente i costi "diversi team rischiano di fallire": è il grido d'allarme lanciato dal boss della McLaren, Zak Brown, a poche ore dall'incontro tra le scuderie del circus e la Liberty, società americana che detiene i diritti del Mondiale, per stabilire nuove misure organizzative ed economiche contro l'emergenza coronavirus.

di Enrico Sarzanini\Edipress


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