ROMA - Clamoroso in Francia: il Lione fa causa alla Ligue 1. La formazione allenata da Rudi Garcia è rimasta fuori dalle coppe europee, dopo 23 anni, a causa del congelamento della classifica al momento dello stop e chiederà un risarcimento milionario. Nel comunicato ufficiale del club si legge: “La posizione del governo non sembrava imporre in modo proibitivo una sospensione così definitiva come quella decisa. Anche il ministro dello sport aveva precedentemente indicato la possibilità di giocare ad agosto, se l’evoluzione della situazione sanitaria lo avesse permesso”.
Colonia, i tre positivi in quarantena e gli allenamenti continuano
Nonostante le positività al Coronavirus il calcio può continuare: è il messaggio che dà il Colonia, squadra della Bundesliga, la cui intera rosa si è sottoposta ai tamponi per il Covid-19. Tre persone, di cui non è nota l’identità, sono state trovate positive e sono asintomatiche, ma la formazione tedesca non interromperà la preparazione in vista della ripresa del campionato. Il Colonia ha fatto sapere che i tre contagiati andranno in quarantena per 14 giorni e che “gli allenamenti possono continuare come previsto, secondo le misure di controllo dell'igiene e delle infezioni che sono state messe in atto dal 6 aprile”.
Trippier nei guai per scommesse: rischia una lunga squalifica
Il terzino dell’Atletico Madrid Kieran Trippier è stato accusato dalla Federazione Inglese di aver violato le regole contro le scommesse sul calcio. Secondo quanto riporta Marca, rischia una severa sanzione che potrebbe lasciarlo fuori anche per quattro mesi. La FA in particolare accusa Trippier di aver scommesso sul suo trasferimento dal Tottenham all’Atletico Madrid nell’estate 2019. Da parte sua Trippier è tranquillo e sereno, in quanto ritiene di essere innocente.
Spadafora: "Mi impegno a riformare lo sport"
Una riforma dello sport quando l'emergenza sanitaria sarà superata. E' l'obiettivo annunciato dal ministro Vincenzo Spadafora in un messaggio su Facebook in occasione della festa dell'1 maggio: "E' superfluo sottolineare quanto quello che stiamo vivendo sia un primo maggio diverso, anomalo. Questo virus impedisce a molti di lavorare, mentre altri non si sono mai potuti fermare. Rivolgo un pensiero particolare ai tanti lavoratori dello Sport, coloro che, spesso senza le dovute garanzie, lontano dai riflettori, svolgono un'azione fondamentale. Molti di loro hanno poche tutele e meritano maggiore rispetto: per questo - quando questa emergenza sanitaria sara' terminata - mi sono impegnato a riformare l'intero settore".
Di Jacopo Pascone/Edipress