Capello: “Torniamo a giocare”. Benatia: “Tradito da Allegri”

L'allenatore vede una strategia poco chiara del governo. Fracciata dell'ex juventino al tecnico. Il presidente Lotito: “Coniugare salute e ripartenza”. Il Barcellona con la crisi ha perso 140 di euro
Fabio Capello - Milan© Getty Images for Laureus
3 min

ROMA - “Il Milan non si è ancora mosso, il governo si muove agitandosi da tutte le parti senza una linea ben chiara”. E' il pensiero di Fabio Capello che, su Radio Uno a 'Un Giorno da Pecora' parla sia del club rossonero che della possibile ripartenza del calcio. Capello si è detto assolutamente favorevole a portare a termine il campionato perché “ci sono attorno agli addetti che lavorano intorno al calcio, e questo è importante per tutta la gente che lavora”. “E poi psicologicamente darebbe un po' di allegria a tutti coloro che avrebbero la possibilità di vedere le partite” conclude.

Benatia: “Tradito da Allegri”

Mi sono sentito tradito da Allegri”. Lo ha svelato Medhi Benatia, ora in Qatar all'Al-Duhail, raccontando quanto accaduto due stagioni fa: “Dopo Juventus-Napoli ho vissuto la settimana più brutta: avevo tenuto la difesa da solo ma in occasione del gol di Koulibaly ho perso la marcatura”. Nella gara contro l'Inter Benatia rimase fuori: Mi sono sentito tradito, credo che Allegri non avesse guardato bene la partita contro il Napoli”. Poi il retroscena di mercato: “Volevo tornare alla Roma ma non fu possibile”.

Lotito: “Coniugare salute e ripartenza”

Coniugare la salute e la ripartenza”. E' il dictat del presidente della Lazio, Claudio Lotito colui che più di tutti si sta battendo per far ripartire la Serie A. “Solo perché i biancocelesti lottano per lo scudetto” sussurrano i maligni, in realtà Lotito teme il collasso dell'intero sistema calcio. Un concetto che ha ribadito anche dalle colonne del magazine ufficiale della Lazio: “Il problema che mi pongo è quello di far sposare la tutela della salute con la ripartenza, che consente a tante famiglie di portare a casa il sostentamento”.

Barcellona, la crisi costa cara

La crisi causata dal coronavirus è costata al Barcellona tra i 120 ed i 140 milioni di euro. Lo afferma ESPN che ha intervistato il vice presidente del club, Jordi Cardoner che sul prossimo mercato è stato chiaro: “Ci saranno poche operazioni e la maggior parte saranno degli scambi”. Il Barça fino ad oggi ha perso circa 50 milioni di euro dalla vendita dei biglietti e dal suo museo, 39 milioni dalla televisione e tra i 20 e i 25 milioni di entrate commerciali dai suoi negozi, scuole di calcio, e via dicendo.

di Enrico Sarzanini\Edipress


© RIPRODUZIONE RISERVATA