Lega: “Si riparte a giugno”. Spadafora: “Ok agli allenamenti”

Qualora il Governo dovesse dare il via libera la serie A ripartirà il 12 giugno. Il Ministro dello Sport sblocca le sedute di gruppo. Stop di tre settimane per il portiere della Roma Paul Lopez. Dramma in Turchia dove un calciatore ha ucciso il figlio malato di Covid
Lega: “Si riparte a giugno”. Spadafora: “Ok agli allenamenti”© LAPRESSE
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ROMA – Adesso c'è anche un data: qualora il Governo dovesse il via libera alla ripresa del campionato, la Lega Serie A ha deciso che tornerà in campo il 13 giugno. Sedici i club favorevoli a questa data, altri quattro avrebbero preferito partire il 20 giugno. Per quanto riguarda la querelle con le tv che detengono i diritti 2018-2021, in una nota si ribadisce “la necessità del rispetto delle scadenze di pagamento previste dai contratti per mantenere con gli stessi un rapporto costruttivo”.

Spadafora: “Ok agli allenamenti di gruppo”

Il presidente della Federcalcio Gravina mi ha detto che hanno accolto le osservazioni del Cts riadattando il proprio protocollo. Così il ministro dello sport Vincenzo Spadafora nell'informativa alla Camera annuncia che “senza altre difficoltà si potranno riprendere entro il 18 maggio gli allenamenti”. “Ora se il campionato riprenderà come tutti auspichiamo sarà grazie al fatto che ci saremmo arrivati mettendo tutto e tutti in sicurezza e non con la fretta irresponsabile o strumentale di chicchesia” conclude Spadafora.

Roma, tegola Pau Lopez

Nemmeno il tempo di tornare in campo che c'è già il primo infortunato della stagione: si tratta del portiere della Roma, Pau Lopez che ha subìto la microfrattura del polso durante una seduta di allenamento e dovrà stare fermo per almeno tre settimane. Il numero uno giallorosso era tornato da una settimana a Trigoria per sostenere gli allenamenti individuali anche se, a differenza degli altri giocatori, i portieri sono seguiti da un preparatore.

Shock in Turchia, calciatore uccide il figlio malato di Covid

Shock in Turchia: il calciatore Cevher Tokta? è stato arrestato dalle autorità dopo essersi autodenunciato dell'uccisione del figlio Kasim di 5 anni, malato di coronavirus, soffocandolo con un cuscino. Il bimbo era stato messo in quarantena in ospedale insieme al padre. L'uomo, 32 anni, si è rivolto alla polizia nella provincia nordoccidentale di Bursa, dove risiedeva e giocava come difensore in una squadra dilettantistica. Inizialmente sembrava che il piccolo fosse morto per problemi respiratori.

di Enrico Sarzanini\Edipress


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