Roma, Taylor, Dumfries e Premier League: le ultimissime

Rimane inascoltata la richiesta della Roma. L'arbitro inglese non dirigerà i giallorossi. Aperto un fascicolo dalla procura federale. Oltremanica si pensa ad un tetto ingaggi.
Roma, Taylor, Dumfries e Premier League: le ultimissime
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La Lega Serie A non ha accolto la richiesta della Roma di spostare lo scontro diretto per un posto in Champions League contro l'Atalanta. Si giocherà comunque domenica alle 20:45, nonostante i giallorossi avessero chiesto di giocare lunedì per avere più tempo per recuperare dalle semifinali di Europa League, dove entrambe le squadre saranno impegnate.

Pericolo scongiurato per i tifosi della Roma. Dopo l'approdo in semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen, tra i sostenitori giallorossi era nata la preoccupazione che la sfida venisse diretta da Taylor. L'arbitro inglese, come noto, non è ben visto dai sostenitori capitolini, considerato il turboleto e contestato precedente della finalissima dello scorso anno con il Siviglia. La Uefa ha reso note le designazioni per i prossimi impegni europei. Taylor sarà il direttore di gara del match tra Borussia Dortmund e Paris Saint Germain, valido per la semifinale d'andata della Champions League.  

Non si placano le polemiche per lo striscione esposto dal giocatore dell'Inter, Denzel Dumfries, contro il milanista Theo Hernandez durante i festeggiamenti per lo scudetto nerazzurro. La Procura federale ha infatti aperto un fascicolo relativo al comportamento del giocatore olandese.  Il numero due nerazzurro potrebbe aver violato l'art. 4 del Codice di giustizia sportiva relativo a "lealtà, correttezza e probità”.

Rivoluzione in arrivo in Premier League. I club del campionato inglese, infatti, si sono ritrovati oggi a Londra per il voto sull'introduzione di un tetto salariale sulle spese per costruire la rosa delle squadre: dagli stipendi dei giocatori, quindi, fino alle commissioni per gli agenti. La proposta è quella di mettere un limite pari a 4 o 5 volte superiore agli introiti radiotelevisivi che il club incassa durante una stagione: se questa regola venisse applicata oggi, il tetto sarebbe di circa 466 milioni di sterline.


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