A poker il bluff è sicuramente una delle strategie più affascinanti. In un gioco in cui i players non conoscono le carte degli altri giocatori seduti al tavolo, bluffare rappresenta un modo per vincere il piatto senza la mano migliore. Si tratta di una strategia affascinante ma rischiosa, un’arma a doppio taglio che va utilizzata con molta attenzione e senza abusarne.
Poker, cos'è il bluff
Ma cos'è esattamente il bluff nel poker? Il bluff consiste in una puntata o in un rilancio che ha l’obiettivo di convincere l’avversario a ‘foldare’ una mano migliore della vostra. Per effettuare il ‘bluff perfetto’ ci sono alcuni consigli da prendere in considerazione. Esistono, infatti, momenti più opportuni rispetto ad altri per bluffare: quelli in cui gli avversari sarebbero più propensi a ‘passare’. Ad esempio, è sempre meglio provare il bluff quando al tavolo non ci sono troppi giocatori coinvolti nella mano. Nel tentativo di bluff vanno presi in considerazione diversi fattori: dalla composizione del board alla propria immagine al tavolo, dal range dell’avversario alla quantità di fiches sul piatto. Insomma, per il bluff perfetto bisogna fare molta attenzione a più aspetti.
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I consigli migliori per il bluff a poker
I consigli più importanti dei giocatori professionisti si focalizzano specialmente su tre fattori. Il primo è quello di bluffare contro l’avversario giusto: meglio provare il bluff contro giocatori tight, cioè più prudenti, rispetto a quelli che tendono ad arrivare spesso, all ricerca del punto, fino al river. Un altro consiglio molto importante è quello di non provare il bluff quando non ne vale la pena: bisogna calcolare bene il rapporto chance-rischio. Un’altra raccomandazione riguarda invece la frequenza: mai esagerare. Se un giocatore bluffa spesso, prima o poi viene ‘castigato’.
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Bluffare a poker, i consigli di Doug Polk
Sul suo canale Youtube, qualche anno fa, il pro americano Doug Polk ha approfondito il discorso sul bluff nel poker. “Ci sono giocatori a cui piace bluffare troppo, altri che bluffano troppo poco. Ma il punto è un altro: il bluff è vitale nel poker. Senza il bluff, potresti vincere piatti solo con mani di valore. Il problema è che nel poker è difficile chiudere punti, perché nella maggior parte dei casi la tua mano non ha valore. Per questo motivo non puoi pensare di giocare solo quando hai buone mani, altrimenti verresti distrutto dai tuoi avversari. La domanda che dovresti porti è: quanto bluffare? Io ho una regola sempre valida: meno carte sono state girate sul board e più dovresti bluffare“ ha spiegato Doug. Secondo l’americano, il bluff preflop è il più efficiente “perché anche quando hai una mano come un 5-6s hai comunque il 30-35% di equity contro il top range del tuo avversario. L’equity è fondamentale nel bluff, perché se preflop sei al 35%, hai la possibilità di bluffare ma comunque tenere vive le tue speranze di hittare. Al contrario, più ti avvicini al river e più la tua equity diminuisce“. Ma non è finita qui, Polk ha dato altri importanti consigli sul bluff: “Non fatevi spaventare dall’idea di mettere tutto lo stack in mezzo in bluff. Dovete mettere il vostro avversario in situazioni molto difficili se volete vincere, perché un ottimo giocatore di poker non ha mai paura. Uno degli errori più comuni al giorno d’oggi è non bluffare abbastanza, il che significa incassare molte meno chips. Il bluff ti aiuta a ottenere il massimo dalle mani di valore e a vincere anche quando non hai showdown value. Il bluff fa parte di qualsiasi strategia vincente“.