
Simone Andrian è uno dei principali protagonisti del poker live italiano degli ultimi anni. Entrato nel mondo ‘pokeristico’ dopo il periodo Covid, il giocatore azzurro è riuscito ad ottenere grandi successi in soli 4 anni diventando una delle nuove stelle dell’Italia del poker. Lo scorso ottobre ha trionfato al Main Event delle World Series Of Poker Europe di Rozvadov.
La passione per il poker
“La mia passione per il poker? È stato amore a prima vista, un interesse che negli anni successivi mi ha aiutato anche a orientarmi. A quel tempo, infatti, ero piuttosto confuso su quale strada intraprendere e su cosa volessi davvero fare. Per me era importante trovare qualcosa che mi appassionasse, ma questo rendeva difficile prendere una decisione. Quando ho scoperto il poker, mi sono detto: ‘Questo è perfetto, è esattamente quello che voglio fare!’” ha dichiarato in un’intervista concessa a pokerstarsnews.it.
Le parole di Andrian
Andrian ha aggiunto: “Riuscirci, però, non è stato semplice, soprattutto a causa di alcuni comprensibili conflitti familiari legati al gioco. I miei genitori avevano molte perplessità sull’ambiente del poker e dubitavano che potessi costruire una professione solida in questo campo. Nonostante tutto, non ho mollato. Dai 18 ai 23 anni mi sono dedicato al poker online, ma poi ho dovuto fermarmi per due anni perché la situazione in famiglia era diventata insostenibile. Ho ripreso a 25 anni, dedicandomi seriamente ai tornei, una specialità che fino a quel momento non avevo mai esplorato. Da lì è iniziata la mia carriera nel poker”.
Sul trionfo al Main Event WSOPE
Poi, sul trionfo al Main Event WSOPE: “Vincere quel titolo è sempre stato un sogno per me. Ricordo perfettamente quanto desiderassi un braccialetto, soprattutto agli inizi, quando gli appuntamenti WSOP erano meno numerosi e i titoli in palio più rari. Tuttavia, non voglio rimanere ancorato a quella vittoria. Non ho mai pensato di dover dimostrare qualcosa agli altri, ma solo a me stesso. La vittoria nel Main Event WSOPE è sicuramente importante, ma non cambia le mie motivazioni: continuerò a studiare e a competere ad alto livello, con tornei importanti, high roller, e lo faccio senza pensare di avere il braccialetto al polso”.
Il piano del 2025
Infine, sul piano del 2025: “Non ho ancora definito un piano completo per il 2025. Parteciperò sicuramente agli EPT già annunciati, come Montecarlo e Barcellona, e ho in programma di essere a Las Vegas quest’estate”.